Blitz dei Nas in tutta Italia in parchi acquatici e piscine

la Repubblica INTERNO

Presso i punti ristoro interni alle strutture, sono stati sequestrati oltre 250 kg di alimenti, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità e privi di tracciabilità, nonché rilevate carenze igieniche e strutturali degli ambienti di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione

Dieci strutture sono state chiuse a causa di "gravi criticità ritenute incompatibili con la prosecuzione dell’attività ludica e con la frequentazione degli utenti". (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

I cittadini hanno notato la presenza di una sostanza di colore giallo all’interno del canale che costeggia la strada e hanno lanciato l’allarme. Prelevati campioni per risalire alla natura della sostanza, risultati attesi nelle prossime ore (Frosinone News)

La struttura , che ha un valore di circa un milione di euro, è stata pertanto chiuso dai militari. – C’è anche una piscina della nostra provincia tra i dieci impianti chiusi dai carabinieri del Nas durante controlli effettuati in tutta Italia (modenaindiretta.it)

L'intensificazione dei controlli è stata pianificata al fine di verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti, anche in relazione al prevedibile aumento di accessi degli utenti connesso con il notevole flusso vacanziero e con le condizioni climatiche caratterizzate da intense temperature. (latinaoggi.eu)

I militari hanno effettuato 288 controlli dai quali sono individuate 83 strutture irregolari e predisposte 10 chiusure. Di queste 3 hanno riguardato altrettante strutture sportive della regione Lazio: 2 situate in provincia di Latina e una in provincia di Rieti. (ilmessaggero.it)

I controlli in tutta Italia. I carabinieri dei Nas hanno ispezionato in tutta Italia 288 strutture destinate all’uso ricreativo come parchi acquatici e piscine, rilevandone 83 irregolari e ciò ha portato alla contestazione di 108 sanzioni penali e amministrative per oltre 40 mila euro. (BlogSicilia.it)

A Napoli, Reggio Calabria e Bari sono invece scattati i sigilli perché le piscine ei parchi, in realtà riconducibili a proprietà private o strutture ricettive, erano totalmente abusive e usate arbitrariamente come aree ricreative aperte al pubblico con ingresso a pagamento E in dieci casi è stata disposta la chiusura degli impianti, perché abusivi o a causa di "gravi criticità». (La Gazzetta del Mezzogiorno)