Morto Lawrence Ferlinghetti, scompare a 101 anni il poeta della Beat generation

Insieme al figlio di Ferlinghetti, Lorenzo, Mauro è rimasto vicino a lui fino all’ultimo: «È il mio folletto», diceva il poeta di lui

Pubblicare negli anni Cinquanta L’Urlo, la ballata psichedelica di Ginsberg, piena di frasi e situazioni oscene, significa sfidare la censura: Lawrence la spunta e quell’opera diventerà il manifesto della Beat Generation.

Gli chiedemmo del suo rapporto con l’aldilà quando lo intervistammo due anni fa, mentre spegneva cento candeline. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Omar Pedrini, cresciuto immerso nell’immaginario della Beat Generation, da avido lettore delle opere di Lawrence Ferlinghetti si era trasformato in caro amico dell’autore di A Coney Island of the Mind. (Rolling Stone Italia)

Ferlinghetti invece non si considerava “beat”, etichetta inadeguata alla sua statura intellettuale e storica. Anche l’Infinito di Lawrence Ferlinghetti doveva terminare prima o poi, e così la sua “Endless Life” - come la sua raccolta di poesie dell’81 - s’è sublimata lunedì sera dopo una fenomenale esistenza, lunga 101 anni. (La Repubblica)

Lawrence Ferlinghetti, ispiratore e protagonista della Beat Generation, è morto ieri - 22 febbraio 2021 - all'età di 101 anni nella sua casa di San Francisco, a causa di una malattia polmonare. «Era di un'umanità sconfinata» ricorda Omar Pedrini, ex chitarrista dei Timoria, bresciano, che con Ferlinghetti ha collaborato in diverse occasioni (Leggo.it)

Il clamore rende famoso Ferlinghetti e fa di lui e Ginsberg i padri della beat generation, artisti in rivolta contro il conformismo della Guerra Fredda. Ginsberg è però troppo esplicito nei versi di Howl, Urlo, e i poliziotti arrivano alla City Light, sequestrano copie, arrestano poi Ferlinghetti, e il suo manager Shigeyoshi Murao, «per aver traviato la gioventù». (La Stampa)

Walter Pescara, che curò alcune mostre a Brescia, lo ha accompagnato nel viaggio e ha descritto tutto nel libro «Lawrence Ferlinghetti italian tour 2005» Ferlinghetti era arrivato in Trentino grazie a Laura Zanetti, originaria di Telve Valsugana, ma trasferitasi a Verona. (l'Adige)

- racconta Sergio Iagulli, tra i promotori di quell’evento - La presenza di Ferlinghetti in città non si dimenticherà mai. Era l’atteso ritorno di Ferlinghetti a Salerno. (la Città di Salerno)