Eventi, iniziative: Brescia pronta a rendere onore a Ferlinghetti

/// G. P. Laffranchi pag.33. Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola

Brescia renderà omaggio a Lawrence Ferlinghetti: Omar Pedrini pronto a riproporre «Beatnik» in concerto a 25 anni dall’uscita; una fondazione o un museo nei piani di Walter Pescara.

(Brescia Oggi)

Ne parlano anche altri giornali

Il clamore rende famoso Ferlinghetti e fa di lui e Ginsberg i padri della beat generation, artisti in rivolta contro il conformismo della Guerra Fredda. La letteratura, la cultura, i libri, i versi, non sono fiocchi snob da intellettuali alla moda, sono la mano tesa all’umanità. (La Stampa)

'Sono uno strano animale che fa da vagabondo sulla superficie della terra' (TG La7)

Tu che hai condiviso tanto con lui, puoi dirci chi era Lawrence Ferlinghetti o quantomeno chi era il tuo Lawrence Ferlinghetti? In ospedale ero a pezzi e scrissi come sempre a Giada, ringraziandola di tutto e dicendole di salutarmi tanto Lawrence (Rolling Stone Italia)

Ferlinghetti era arrivato in Trentino grazie a Laura Zanetti, originaria di Telve Valsugana, ma trasferitasi a Verona. Walter Pescara, che curò alcune mostre a Brescia, lo ha accompagnato nel viaggio e ha descritto tutto nel libro «Lawrence Ferlinghetti italian tour 2005» (l'Adige)

- racconta Sergio Iagulli, tra i promotori di quell’evento - La presenza di Ferlinghetti in città non si dimenticherà mai. Era da pochi mesi iniziato il ventunesimo secolo e quello fu il loro primo incontro con Lawrence Ferlinghetti (la Città di Salerno)

Figurarsi se il poeta che aveva fondato a San Francisco la libreria City Lights, 261 Columbus Avenue, punto di ritrovo di quel gruppo in realtà eterogeneo che fu la beat generation, e poi la City Lights Publishers, destinata a pubblicare molte delle opere beat, poteva davvero pensare di poter scindere il suo nome, anche a oltre mezzo secolo di distanza, da quello degli amici passati con lui Io non sono mai stato un poeta beat», dichiarava meno di dieci anni fa, già ultranovantenne, Lawrence Ferlinghetti in un documentario sulla sua lunga vita, ed era probabilmente un vezzo. (Il Manifesto)