Flick: suicidio assistito, legge condivisa per stoppare deriva referendaria

Avvenire INTERNO

Ma una volta passato il principio, mancando una legge del Parlamento, finiremmo dentro una "deriva scivolosa" che non avrebbe limiti

«Chi si oppone a una legge condivisa, che limiti il suicidio assistito ai casi indicati dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2019 rischia di ottenere l’effetto contrario a quello desiderato, spianando la strada all’eutanasia attraverso il referendum».

Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale - Imagoeconomica. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

E qui entra il tema delle “leggi imperfette”, un criterio di valutazione che la Chiesa usa quando ritiene possibile un compromesso accettabile. E dunque, in attesa di una normativa successiva al risultato del referendum, “anche una persona sana ricadrebbe nello spazio aperto dal referendum”. (Il Riformista)

§§§. SE PENSATE CHE STILUM CURIAE SIA UTILE SE PENSATE CHE SENZA STILUM CURIAE L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA AIUTATE STILUM CURIAE! Mi domando caro Tosatti se non si potrebbe promuovere, anziché il suicidio assistito “stile gesuitico”, la soppressione assistita della amata Compagnia di Bergoglio. (STILUM CURIAE)

Alleanza Cattolica, Ass. Non si tocca la famiglia, Ass. (Il Timone)

Civiltà Cattolica con tutto il rispetto – dice Gandolfini – è comunque un giornale. Eutanasia, Gandolfini: «Contestiamo tutto l’impianto della legge». «Noi del Family day – dice Gandolfini sintetizzando la posizione del Family day e di altre associazioni cattoliche – contestiamo tutto l’impianto della legge. (Secolo d'Italia)

Oggi, poi, anche Avvenire ha affrontato la medesima tematica, intervistando il professor Giovanni Maria Flick che ha aperto a sua volta. Siamo, insomma, allo scontro tra due modi di concepire il cattolicesimo che sembrano differire in larga parte. (ilGiornale.it)

Questa presa di posizione, al netto delle intenzioni dell’articolista, sarà certamente valorizzata dai sostenitori della ‘morte di Stato’”. Pro Vita & Famiglia, Ass. (Tempi.it)