Trieste, i portuali no green pass minacciano il blocco. Il governo alle imprese: «Pagate i tamponi»

Corriere della Sera INTERNO

Tensione anche a Genova. I tamponi gratuiti non sono la soluzione.

E proteste anche a Genova: i no green pass minacciano, sempre venerdì, di bloccare l’accesso al porto

Quindi tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori del porto di Trieste senza green pass, si possono fare, per evitare problemi.

Ma noi non scenderemo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del green pass per lavorare».

E avvertono: «Dal 15 ottobre, se non verrà ritirato l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, bloccheremo le attività del porto di Trieste». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Nel frattempo, il Consiglio regionale si farà parte attiva per favorire la mediazione, ben intesa la salvaguardia prioritaria della salute pubblica. La manifestazione no Green Pass in programma domani a Trieste si farà, ma i lavoratori dello scalo portuale giuliano aprono al dialogo chiedendo di rinviare di 15-20 giorni l'introduzione dell'obbligatorietà. (Il Friuli)

Non è ancora il blocco a oltranza, ma si tratta di sei giorni di attività ferme, posto che il Clpt ha annunciato picchetti per impedire l’ingresso di chiunque in porto. Il Clpt non siede ai tavoli nazionali e per questo deve agganciarsi di volta in volta alle iniziative di altre sigle per poter convocare regolarmente uno sciopero. (Il Piccolo)

In merito al rifiuto di annullare la protesta nonostante le aziende abbiano dato la disponibilità di pagare il costo del tampone, Volk chiarisce: "Perché solo ai lavoratori portuali? Un spiraglio di apertura, o meglio di disponibilità, arriva da Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero. (la Repubblica)

Anche perché la linea, questo il messaggio che fonti di governo continuano a ribadire, non cambia: si va avanti con il green pass Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l'obbligo del Green pass, Volk anticipa che "nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. (ilmessaggero.it)

di Marco Imarisio, inviato a Trieste. Il sindacato di base autore della protesta conta 260 iscritti su 1.600 dipendenti. «Noi non c’entriamo niente…». Nella sua stanza, Volk si definisce «comunista che si trova meglio con i fascisti» e sostiene che la Clpt è «una ricca maionese». (Corriere della Sera)

Una situazione alla quale, forse, solo la conferenza del presidente dell’Autorità portuale saprà far chiarezza e che è ora in corso Conferma lo sciopero di domani ma sembra fare un passo indietro sul blocco a oltranza. (TRIESTEALLNEWS)