Confronto con i settori a rischio chiusura per il costo dell'energia. Chieste al Governo misure immediate.

Redacon INTERNO

Se i prezzi del gas aumentano del 500% non è più conveniente prendere degli ordini.

I rappresentanti dei settori manifatturieri hanno evidenziato “un drammatico aumento dei costi delle commodity energetiche, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese

Gli imprenditori alle istituzioni: “Drammatico aumento dei costi, si sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese”. “Siamo in una situazione che rischia di andare fuori controllo senza una indispensabile governance da parte dell’Italia e dell’Europa. (Redacon)

Ne parlano anche altri giornali

Non è una previsione astratta, è quel che potrebbe succedere nel giro di poche settimane nella carne viva del sistema economico italiano. «I costi energetici rischiano di essere la Lehman Brothers del manifatturiero - ha avvisato - e questo non possiamo permettercelo, bisogna agire subito a livello europeo» (ilGiornale.it)

Per Colla “il Governo deve agire a breve attivandosi al Tavolo di confronto nazionale che già esiste "Una vera e propria emergenza economica - la definisce Bonaccini - che mette a rischio la ripartenza e il lavoro. (BolognaToday)

Si sta concretizzando il paradosso che conviene più spegnere gli impianti che produrre, una condizione che ci prospetta un lockdown manifatturiero. Se i prezzi del gas aumentano del 500% non è più conveniente prendere degli ordini. (Redacon)

Un rischio ulteriore è che rallenti e fermi l'economia circolare: molti dei settori energy intensive sono, infatti, anche riciclatori di rifiuti e di materie prime secondarie" "I settori manifatturieri italiani si trovano a fronteggiare un drammatico aumento dei costi delle commodity energetiche, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese". (La Repubblica)

Ovviamente la sede scelta non è casuale: l’azienda bresciana è ferma dal 5 dicembre (a causa del caro energia) e lo stop proseguirà per un altro mese. Caro energia: 210mila lavoratori a rischio. (Il Primato Nazionale)

Una situazione «drammatica» in un contesto, paradossalmente, di forte ripresa: «Il bilancio della nostra azienda migliorerà - prosegue Frigerio - ma non quello dei miei dipendenti e dello Stato che deve pagare la cassa integrazione». (ilGiornale.it)