La strage di Capaci, trent'anni dopo. Quante verità ancora da scoprire

La Repubblica INTERNO

La Croma con a bordo i poliziotti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani viene spazzata via.

Una bomba con 500 chili di tritolo viene fatta esplodere sotto l'autostrada Palermo - Punta Raisi nei pressi di Capaci.

Giovanni Falcone e Francesca Morvillo muoiono in ospedale, Giuseppe Costanza resta miracolosamente vivo

Restano incastrati nella seconda auto Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e nel sedile posteriore l'autista Giuseppe Costanza. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

I contributi di “Attacco allo Stato” saranno disponibili anche sul sito skytg24.it, dove sarà possibile seguire lo speciale e trovare tanti contenuti extra In quel preciso istante, su quella strada si trovano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anch’ella magistrato, e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro (Libreriamo)

La sera del 3 settembre 1982 lei era a cena con Giovanni Falcone quando la mafia uccise “la speranza dei palermitani onesti”. Quella telefonata di Giovanni Falcone le cambiò la vita…. «Me la allungò, perché loro si imbarcarono, purtroppo, sul volo Roma-Palermo quel 23 maggio, io decisi di rimanere a Roma. (Panorama)

Abbiamo pensato che lei potesse fare una sintesi dello stato attuale della lotta a tutte le mafie, Cosa nostra e camorra in primis…», gli era stato chiesto. Aggiunse subito dopo: «Fanno paura camorra e mafia, non esistono graduatorie di pericolosità nel crimine organizzato». (La Repubblica)

Quando percorri quel tratto di autostrada, tra l’aeroporto di Punta Raisi e la città di Palermo, quel pezzetto in territorio di Capaci oggi segnalato da due alte stele, non puoi non pensare a quel giorno di trent’anni fa. (BergamoNews.it)

La ricostruzione dell'attentato (foto Ansa). "Antonino Gioé mi dice: via via via. E infatti 57 giorni dopo Capaci toccherà a Borsellino (L'Unione Sarda.it)

Vi furono anche 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. (Tuscia Web)