E' diventato un preziosissimo testimone della strage di Capaci ed un paladino dell'impegno contro le mafie, specialmente fra i giovani. Per l'occasione duemila bambini delle scuole da tutta la regione realizzeranno la più grande scritta umana d'Italia contro la violenza. Partecipano il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi, Danilo Ammannato, portavoce Associazione familiari vittime strage via dei Georgofili e la giornalista Franca Selvatici A Bagno a Ripoli, invece, l'appuntamento è…
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Trent'anni dalla strage di Capaci…"
Approfondimenti:
Due magistrati e le loro scorte furono uccisi. Non le dimenticheremo mai. Scene di guerra che il nostro Paese, in tempo di pace, non aveva mai vissuto. Trent'anni sono trascorsi dalle stragi di Capaci e via D'Amelio. Quei magistrati avevano rappresentato il rigore della lotta a Cosa nostra e avevano espresso una strategia di contrasto, come non era mai stata attuata
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Non puoi non pensare ai segreti che impediscono a tutt’oggi di conoscere la verità su quella e le altre stragi Quando percorri quel tratto di autostrada, tra l’aeroporto di Punta Raisi e la città di Palermo, quel pezzetto in territorio di Capaci oggi segnalato da due alte stele, non puoi non pensare a quel giorno di trent’anni fa. Non puoi non pensare alle vite spezzate da quello scoppio azionato a poche decine di metri di distanza: cinque.
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«Incredible», incredibile, disse la Regina Elisabetta sul luogo di quel dramma qualche giorno dopo. Il 23 maggio del 1992, il giorno della strage, era un sabato. Chiese di fare una tappa in più al suo giro, una sosta a Palermo prima di partire con lo yacht Britannia verso Malta. È la strage di Capaci. Alle 17 e 58 la detonazione mentre passano l'auto di Falcone e quelle della sua scorta, poco prima del cartello che segnala lo svincolo per Capaci
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Non eroi ma istituzioni migliori. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, sono nomi ormai patrimonio collettivo la cui storia è la nostra storia. Giovanni Falcone si recò in Calabria, in quella circostanza, per manifestare vicinanza ai familiari Ne facevano parte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta. L'esperienza decisiva del pool…
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Sta a noi combattere le mafie all’interno dei processi e con le azioni civili Sta a noi stare a fianco quotidianamente ai magistrati antimafia che rischiano la vita per il nostro Paese. Sta a noi allontanare dalla società quelle zone grigie colluse che molte volte esaltano il potere mafioso. Sta a noi ricordarne l’esempio, proseguire il loro lavoro, il loro sacrificio negli atti quotidiani della vita e nelle azioni pubbliche che facciamo in ogni luogo.
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Anniversario della Strage di Capaci - Giacomo Barelli (Viterbo sul serio) ricorda quel giorno di 30 anni fa con le parole del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Condividi la notizia:. . . . . . Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Viterbo è una città bellissima, però si deve difendere dalle mafie attraverso la reazione dei cittadini. Vi furono anche 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario…
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Ci ritrovammo lì ad aspettare la madre di Borsellino, dietro quelle persiane, che da lì aveva visto tutto». A differenza di Capaci, in via d’Amelio non ebbi il tempo di accompagnare a casa la mia ragazza, venne con me, poi dopo anni ci lasciammo. «Alcune non andarono in onda: troppo crude, le tenni per me, a ricordarmi di quel giorno: ero in mezzo alla storia senza rendermene conto». Nella mente di ognuno e su qualche libro di storia c’è la foto simbolo di…
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Aggiunse subito dopo: «Fanno paura camorra e mafia, non esistono graduatorie di pericolosità nel crimine organizzato». Mafia e camorra sono quasi scomparse dall’agenda politica e se ne discute, fugacemente, soltanto negli anniversari di stragi e vittime Abbiamo pensato che lei potesse fare una sintesi dello stato attuale della lotta a tutte le mafie, Cosa nostra e camorra in primis…», gli era stato chiesto.
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E come potrebbe esserci amore se gli uomini d’onore seminano morte e sangue? “Qui non c’è amore”. Come può esserci amore se Bibbie è santini, immagini sacre e segni di croce vengono usati per emanare sentenze di morte? Come può esserci amore se la vita umana viene disprezzata a tal punto?
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E infatti 57 giorni dopo Capaci toccherà a Borsellino La ricostruzione dell'attentato (foto Ansa). "Antonino Gioé mi dice: via via via. Francesca Morvillo e Giovanni Falcone (foto Ansa). Falcone si mette alla guida di una Fiat Croma bianca con accanto la moglie e collega Francesca Morvillo, mentre l'autista giudiziario Giuseppe Costanza si siede sul sedile posteriore. Giovanni Falcone (foto Ansa).
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L’appuntamento è per lunedì 23 maggio, con inizio alle 15.30, nella sede di Confartigianato Udine in via del Pozzo 8 Parlando a nome dell'intera Assemblea legislativa, Zanin sottolinea inoltre quanto sia importante ricordare tutte le vittime della strage di Capaci: la moglie di Falcone, Francesca Morvillo, magistrato pure lei, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro
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E infatti 57 giorni dopo Capaci toccherà a Borsellino Il luogo della strage (foto Ansa). LA RICOSTRUZIONE – Il magistrato antimafia Giovanni Falcone da cinque giorni ha compiuto 53 anni. La ricostruzione dell'attentato (foto Ansa). "Antonino Gioé mi dice: via via via. Giovanni Falcone (foto Ansa). Non era solo: con Paolo Borsellino e gli altri componenti del pool di Antonino Caponnetto ha istruito il maxiprocesso e mandato a giudizio un esercito di 474 imputati.
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Questa storia della legittimazione del potere, cioè, oggi, della democrazia stessa, lo turbava. La questione vera è quale sia la legittimazione del potere nel nuovo assetto che l’Europa si sta dando. In effetti ci era voluto un travaglio quasi secolare perché la democrazia parlamentare divenisse la legittimazione del potere, una legittimazione che non veniva più da Dio, ma addirittura dal “popolo sovrano” Charles Maurice Talleyrand, duca di…
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I contributi di “Attacco allo Stato” saranno disponibili anche sul sito skytg24.it, dove sarà possibile seguire lo speciale e trovare tanti contenuti extra Attacco allo Stato. In occasione del trentennale dalla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, verrà mandato in onda “Attacco allo Stato”, uno speciale di Sky dedicato al tema. In quel preciso istante, su quella strada si trovano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo…
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La sera del 3 settembre 1982 lei era a cena con Giovanni Falcone quando la mafia uccise “la speranza dei palermitani onesti”. Ancor oggi lei sostiene la circostanza secondo la quale Falcone avesse iniziato a “morire dentro” già alcuni anni prima Quella telefonata di Giovanni Falcone le cambiò la vita…. «Me la allungò, perché loro si imbarcarono, purtroppo, sul volo Roma-Palermo quel 23 maggio, io decisi di rimanere a Roma.
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MANUEL BORTUZZO E LULÙ, L’EX GIEFFINA SI ESPRIME SULLA ROTTURA Falcone attraverso gli occhi di Borsellino, da Via d’Amelio a Capaci: un nastro che si riavvolge, per raccontare un’orrenda pagina della storia del Paese. Rete4 ricorda l’attentato a Falcone e Borsellino: arriva lo speciale. 22 Maggio 22 / Scritto da: Vincenzo Pennisi. Il quarto canale della tv italiana ricorda le drammatiche perdite dei magistrati Falcone e Borsellino.
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Cinquantasette giorni separano la strage di Capaci da quella di via D’Amelio. Poi si reco’ con la sua scorta in via D’Amelio, dove vivevano la madre e la sorella. L’autobomba uccise Emanuela Loi, 24 anni, la prima donna poliziotto in una squadra di agenti addetta alle scorte; Agostino Catalano, 42 anni; Vincenzo Li Muli, 22 anni; Walter Eddie Cosina, 31 anni, e Claudio Traina, 27 anni. LA “PROVA REGINA” E IL VERDETTO RIBALTATO Dopo 30 anni restano tanti buchi neri.
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La voce è quella di Paolo Borsellino, l'ultimo degli uomini dello Stato uccisi dalla mafia, mentre in camera oscura Tony Gentile sviluppa quella foto in bianco e nero, ormai celeberrima, con Borsellino stesso che sorride all'amico e più fidato collega Giovanni Falcone. Un viaggio che da voce agli artisti di Palermo che, come indicavano i due magistrati, offrono la cultura e l'arte come armi di riscatto, il bello come risposta alla violenza mafiosa.
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Cara lettrice, caro lettore,. il 23 maggio 1992 alle 17.58 Cosa nostra esegue la condanna a morte di Giovanni Falcone, il giudice che ha istruito con Paolo Borsellino il primo maxiprocesso alla mafia. La Croma con a bordo i poliziotti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani viene spazzata via. Una bomba con 500 chili di tritolo viene fatta esplodere sotto l'autostrada Palermo - Punta Raisi nei pressi di Capaci.
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“Quel giorno, ricordo che un poliziotto mi prese sotto braccio e mi disse di correre a Capaci perché era successo qualcosa di grave. La Croma Marrone che apre il corteo è guidata dagli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Noi arrivammo mentre tiravano fuori quel che rimaneva dei corpi dei tre agenti di scorta Montinaro, Dicillo e Schifani. Arrivato sul luogo della Strage, Lannino ricorda così quel momento: “Mi sono ritrovato nel bordo di quel grandissimo cratere “Di quel giorno non…
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Lunedì 6 giugno alle ore 10.00 all’Istituto comprensivo “Rallo” di Favignana: “Via D’Amelio e i pezzi mancanti”. Martedì 19 luglio a piazza Europa a Favignana: “Via D’Amelio 16.58: NON LI AVETE UCCISI” Lunedì 23 Maggio - Gli eventi si concluderanno il 23 maggio con una serie di iniziative che si alterneranno tra Palermo e Capaci. Oggi entrano nel vivo le commemorazioni per il Trentennale della Strage di Capaci e di Via D’Amelio.
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Il 23 maggio 1992, alle 17.58, all'altezza dello svincolo autostradale di Capaci, una carica di esplosivo con una potenza pari a mezza tonnellata di tritolo faceva saltare in aria il tratto su cui stavano transitando le auto del giudice Giovanni Falcone e della sua scorta. L'esecuzione, ordinata e organizzata da Cosa Nostra, rappresentava la reazione della mafia alla sentenza del 30 gennaio 1992 del maxi-processo, istruito dallo stesso Falcone, che aveva condannato all'ergastolo svariati esponenti dell'organizzazione.
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IL DOCUMENTARIO ARTE VS MAFIA. La pellicola sottolinea come il sacrificio degli uomini dello Stato abbia segnato le coscienze non solo dei cittadini comuni, della giustizia e della politica, ma anche del mondo dell’arte. I contenuti del sito di Sky Arte sono curati da Artribune Le fotografie che hanno documentato quei tragici momenti sono cronaca, arte o storia? Da questi e altri interrogativi trae spunto Arte vs Mafia – La forza della bellezza, il documentario in onda su Sky Arte lunedì 23 maggio, a trent’anni dalla morte di…
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A 30 anni dalla strage, il racconto della lotta a cosa nostra portata avanti con tenacia da Falcone. di Enrico Bellavia. . . Da lunedì 23 maggio, per la serie 'Il coraggio delle idee', il racconto in due puntate da ascoltare sulle testate Gedi e su One Podcast 23 maggio 1992. La mafia dichiara guerra allo Stato e con 500 chili di tritolo uccide il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della…
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Quando ha sentito la notizia scappata via", racconta a Repubblica Giorgio che, domani, compirà trent'anni. L'ARTICOLO "Io, venuto al mondo mentre Falcone moriva" Giorgio Contorno è uno dei 34 bambini nati il giorno della strage di Capaci. "L'ostetrica che stava assistendo mia madre in sala parto è la zia di Vito Schifani, uno degli uomini della scorta di Falcone. "La data, l'ora e il minuto esatto in cui sono nato sono…
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Con lui persero la vita la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani,. Rocco Dicillo ed Antonio Montinaro. Dobbiamo fare la differenza facendo semplicemente il nostro dovere di cittadini e di pubblici amministratori, e non è poco" Così, in una nota il segretario cittadino di Azione, Antonio del Mese. Azione "necessario ricordare Falcone e Borsellino" Il segretario cittadino Del Mese: non retorica ma battaglie contro l'illegalità.
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Potevano i soli poliziotti oggi a processo – si chiede Ciminnisi – avere ‘imbeccato’ il falso pentito? – Prosegue Ciminnisi-Un depistaggio mai interrotto facendo riferimento a quanto affermato dal pm Luciani rispetto le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola Ad affermarlo è Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei familiari di vittime innocenti di mafia, dell’associazione ‘I Cittadini contro le mafie e la…
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La Croma con a bordo i poliziotti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani viene spazzata via. Una bomba con 500 chili di tritolo viene fatta esplodere sotto l'autostrada Palermo - Punta Raisi nei pressi di Capaci. Giovanni Falcone e Francesca Morvillo muoiono in ospedale, Giuseppe Costanza resta miracolosamente vivo Restano incastrati nella seconda auto Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e nel sedile posteriore l'autista Giuseppe Costanza.
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C’è la vita. Quel tritolo fu l’amaro senza fine di un caffè che sorseggiavi felice, Matilde. Il 23 maggio del ‘92 era sabato, nella nostra terra fine maggio significa salutare la primavera e accogliere l’estate Inizia così, col soliloquio della coscienza, l’incontro a cuore nudo con Matilde Montinaro, sorella di Antonio, per la memoria collettiva «caposcorta di Falcone». Un trattino infinitamente piccolo tra due date, quella della nascita e…
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Meno di due mesi dopo, l'esplosione in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e altri cinque appartenenti alla Polizia di Stato. Le stragi di Capaci e di via D'Amelio hanno segnato il punto più alto della sfida lanciata allo Stato dalla Cosa nostra corleonese, un assalto che sarebbe continuato a maggio-luglio 1993 con le bombe di Roma, Firenze e Milano Trent'anni fa 500 chili di esplosivo facevano saltare in aria un tratto dell'autostrada Palermo-Punta Raisi, provocando la morte di Giovanni Falcone, Francesca…
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Così, tutto di un fiato, trent’anni dopo. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere. L’altro giorno la Fondazione Falcone ha presentato un sondaggio, commissionato a Ipsos, da cui viene fuori che per due italiani su tre Falcone fu un eroe lasciato solo: abbandonato dalla politica per il 71% e dalla magistratura per il 75%. E ancora trent’anni dopo Capaci, quella sequenza di frasi che poi delineano chiaramente a cosa è andato incontro a Falcone, riesco a scriverla…
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a delegazione guidata dal presidente Nicola Morra rimarrà due giorni. Torna a Trapani la Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e sulle altre Associazioni Criminali anche Straniere presidente Nicola Morra. L'ultima volta che la Commssione era stata a Trapani fu il 18 luglio 2016, presidente Rosy Bindi. Tag commissione nazionale antimafia Torna a Trapani la Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e sulle altre Associazioni Criminali anche Straniere presidente Nicola Morra.
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