Coronavirus: superato il tetto dei 3.000 contagi nelle ultime 24 in Trentino. Ci sono anche due decessi

la VOCE del TRENTINO INTERNO

I posti letto nei reparti di rianimazione hanno superato il massimo consentito, anzi sono anche da zona rossa.

L’azienda sanitaria nei dati da conto di 3.052 contagi su 18 mila tamponi.

Altri 2 decessi Covid-19 in Trentino e nuovo picco di contagi (oltre 3 mila) nelle ultime 24 ore.

Nel dettaglio, ieri sono stati riscontrati 151 casi positivi al molecolare (su 1.567 test effettuati) e 2.901 all’antigenico (su 16.846 test effettuati)

Nuovo boom di contagi nelle ultime 24 ore in Trentino. (la VOCE del TRENTINO)

Ne parlano anche altri giornali

Anche sul fronte dei contagi l'epidemia non arretra: sono 2.358 i nuovi positivi con poco più di 15.200 tamponi per un rapporto contagi/tamponi al 15,5%. Covid, giornata nera in Trentino altri 2.300 positivi e 4 decessi: quattro donne di età compresa tra i 60 e gli 85 anni. (il Dolomiti)

Suddivisione per classi di età: 58 nuovi contagi tra 0-2 anni; 65 casi tra 3-5 anni; 133 casi tra 6-10 anni; 92 casi tra 11-13 anni; 157 casi tra 14-18 anni; 731 casi tra 19-39 anni; 695 casi tra 40-59 anni; 184 casi tra 60-69 anni; 60 casi tra 70-79 anni e 59 casi tra gli over 80 Registrati 58 nuovi casi tra 0-2 anni. (il Dolomiti)

Tutti e tre presentavano patologie pregresse, uno di loro non era vaccinato. Le fasce di età più interessate dai contagi sono quelle tra i 19 e i 39 anni (con 771 nuovi casi) e tra i 40 e i 59 anni (731). (Sky Tg24)

Sono questi i comuni con più di 1.000 abitanti a far registrare la più alta percentuale di residenti positivi (Andalo è al 9,5%, San Giovanni di Fassa all'8,5%), in tutti i casi addirittura superiore al 6%. (il Dolomiti)

"Non c'è una nuova classificazione e continua il periodo in zona gialla Fugatti: ''Il Trentino resta in zona gialla ma il pericolo non è scampato: massima attenzione''. Ci sono stati 10 nuovi ricoveri e 13 dimissioni. (il Dolomiti)

L’episodio, raffigurato più volte in ambito ravennate, trova la più alta espressione per mano di Nicolò Rondinelli, formatosi a Venezia nella bottega di Giovanni Bellini. Le figure solenni e piene di grazia dell’augusta e dell’evangelista Giovanni, la raffinata quinta architettonica e la ricerca cromatica fanno dell’opera una dei più alti esiti della pittura romagnola tra Quattro e Cinquecento. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)