Nuoto sincro, Mondiali: oro Minisini-Ruggiero, 5 podi Italia - Sportmediaset

Sport Mediaset SPORT

Ma l'ultima giornata della manifestazione ha visto anche l'Italia conquistare l'argento nella prova highlight

Impresa di Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, capaci di vincere due medaglie d'oro nella stessa edizione dei Mondiali di nuoto sincronizzato.

(Sport Mediaset)

La notizia riportata su altri media

La coreografia dell’esercizio porta la firma di Anastasia Ermakova, moscovita, quattro volte campionessa olimpica e da undici anni inserita nello staff azzurro. Due medaglie d’oro nella stessa edizione della rassegna iridata è impresa per pochi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tuttavia, la squadra guidata da Patrizia Giallombardo ha fatto la storia perché un bottino del genere è qualcosa di rimarchevole in una rassegna iridata. Mai l'Italia aveva ottenuto un riscontro del genere: nel 2017 in questa specialità, sempre a Budapest, arrivarono un oro nel tecnico e un argento nel libero. (ilGiornale.it)

Sabato 25 giugno 2022 - 16:39. Mondiali Sincro Minisini e Ruggiero campioni del mondo nel libero. Secondo oro dopo il successo nel tecnico. CONDIVIDI SU:. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto attuale dell’Italia. (Agenzia askanews)

Rivediamo dunque la prova che ha regalato il quinto titolo per l'Italia in questi Mondiali di nuoto Se il primo oro era arrivato sulle note del Requiem di Giuseppe Verdi, questa volta Minisini-Ruggiero scelgono il brano "" dei Maneskin per il loro esercizio da oro mondiale, cover che ha mandato in cima alle classifiche di tutto il mondo il gruppo musicale vincitore dell'Eurovision e che ha portato bene anche agli azzurri del nuoto sincronizzato. (Eurosport IT)

Per Ruggiero, “questo esercizio libero è un po’ più divertente. Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, compagni di club nell’Aurelia Nuoto e nelle Fiamme Oro, hanno bissato il successo, arrivando primi anche nel duo misto libero ai Mondiali di nuoto di Budapest. (Il Fatto Quotidiano)

Le prime parole. "Siamo molto contenti per tanti motivi - spiega Giorgio Minisini - Contenti di aver finalmente sfondato il muro dei novanta che è ciò a cui ambivamo in questa gara e che deve essere la nostra confort zone, il luogo in cui muoverci e il punto di partenza. (ilGiornale.it)