Rozzano, operai morti all’Humanitas per l’azoto: si indaga su formazione e sistema d’allarme

Corriere Milano INTERNO

Ma è impossibile pensare che i due operai non conoscessero i rischi dell’azoto.

Potrebbero scattare nelle prossime ore i primi avvisi di garanzia della procura nell’inchiesta per omicidio colposo sulla morte dei due operai soffocati dall’azoto martedì mattina a Pieve Emanuele mentre ricaricavano un serbatoio all’ospedale Humanitas.

Ma anche gli «accertamenti tecnici irripetibili» da effettuare sul silos dell’azoto, sul camion cisterna e sull’impianto di pompaggio. (Corriere Milano)

Ne parlano anche altri giornali

La procura di Milano ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati per l’ipotesi di omicidio colposo per la morte – due giorni fa – di due operai a Pieve Emanuele, nel Milanese, i quali avevano il compito di caricare una cisterna di azoto liquido usato nei laboratori dell’università Humanitas. (LiberoReporter)

Sul posto, oltre ai sanitari, erano giunti forze dell'ordine e rappresentanti della Procura di Milano per gli accertamenti e le prime ricostruzioni dell'accaduto Le iscrizioni, è stato precisato dalla Procura, sono atti di garanzia per procedere con gli accertamenti tecnici irripetibili e con l'autopsia nelle indagini dei pm milanesi. (Prima Bergamo)

Emanuele Zanin e Jagdeep Singh. È stata avviata una raccolta fondi a sostegno delle famiglie Zanin e Singh per dare una mano ai famigliari di Emanuele e Jagdeep, gli operai morti all'ospedale Humanitas a causa di una fuga di azoto che li ha intossicati. (Fanpage.it)

Le iscrizioni sono atti di garanzia per procedere con gli accertamenti tecnici irripetibili e con l'autopsia nelle indagini dei pm milanesi. (IL GIORNO)

Sul posto, oltre ai sanitari, erano giunti forze dell'ordine e rappresentanti della Procura di Milano per gli accertamenti e le prime ricostruzioni dell'accaduto Le indagini. Si tratta di amministratori e legali rappresentanti delle due aziende coinvolte nell'inchiesta. (Prima Pavia)

(mi-lorenteggio.com) VEZZA D’OGLIO (BS), 3 ottobre 2021 – Intervento nel tardo pomeriggio di ieri in Valgrande di Vezza d’Oglio, in Alta Valle Camonica. Si trovavano in un luogo molto impervio, a circa 2000 metri di quota, dove c’erano anche dei balzi di roccia. (MI-LORENTEGGIO.COM.)