Lotta al Covid-19: è una 46enne di Avellino la prima irpina a essere curata con anticorpi monoclonali

AvellinoToday SALUTE

La donna, residente ad Avellino, è stata inserita sull’apposita piattaforma dal suo Medico di Medicina Generale.

All’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino la prima somministrazione in Irpinia di anticorpi monoclonali come terapia per la cura della malattia Covid-19.

Individuata dall’Asl come soggetto in possesso dei requisiti necessari, è stata segnalata all’Azienda ospedaliera Moscati. (AvellinoToday)

Se ne è parlato anche su altri media

Le prime sono già state utilizzate martedì all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, su tre pazienti. Ad oggi negli ospedali della Romagna, incluso quello di Forlì, gli anticorpi ci sono e siamo pronti a partire". (Il Resto del Carlino)

La donna, residente ad Avellino, è stata inserita sull’apposita piattaforma dal suo Medico di Medicina Generale. Condividi. Covid, 46enne di Avellino prima irpina curata con anticorpi monoclonali. All’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino la prima somministrazione in Irpinia di anticorpi monoclonali come terapia per la cura della malattia Covid-19. (Avlive)

Sono farmaci che possono essere somministrati solo in alcuni casi specifici e solo in una sede ospedaliera. Anche a Reggio sono arrivati i farmaci monoclonali per curare persone positive al Covid: nei giorni scorsi l’equipe di Malattie Infettive diretta dal dottor Marco Massari ha ricevuto 107 dosi, di due tipologie diverse. (Reggionline)

Si ribadisce infatti che la somministrazione della terapia è indicata per persone con Covid ma in condizioni cliniche lievi o moderate (che non hanno quindi necessità di essere ricoverate in ospedale) e che presentano alcuni specifici fattori di rischio. (LuccaInDiretta)

Il 31 marzo è riconosciuto positivo a Sars-Cov-2 dopo un tampone molecolare. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

Si tratta di un uomo di 38 anni positivo al covid-19, arrivato in pronto soccorso con i sintomi tipici dell’infezione. I sanitari, dopo aver valutato la corrispondenza con i criteri presenti nelle linee guida di Aifa hanno proposto al paziente l’innovativa terapia che gli è poi stata poi somministrata. (La Voce Apuana)