Biotestamento, ora medici e ospedali potranno conoscere sempre le volontà dei pazienti

Il Sole 24 ORE SALUTE

di Marzio Bartoloni. Il biotestamento diventa legge. 3' di lettura. Niente più rischi che il testamento biologico di un paziente resti chiuso in un cassetto.

«Ho appena firmato il decreto sulla banca dati nazionale per le Disposizioni anticipate di trattamento.

Ospedali e medici in tutta Italia sapranno quali sono le sue volontà sulle interruzioni delle terapie, comprese quelle salva-vita.

Biotestamento, ora medici e ospedali potranno conoscere sempre le volontà dei pazienti Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha appena firmato il decreto che istituisce il registro nazionale, dopo l’ultimo via libera del Consiglio di Stato che ha sciolto gli ultimi nodi. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

La Banca dati quindi conterrà le Dat raccolte dai Comuni e dalle Regioni che hanno attivato la registrazione con proprio atto. Il cittadino può esprimere la propria volontà registrandola presso il proprio comune o presso un notaio e se si dovesse presentare la necessità i medici la dovranno rispettare. (ilGiornale.it)

Così la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori. “Finalmente una buona notizia. (rassegna.it)

Dopo 17 mesi dall’approvazione della legge sulle DAT, le Disposizioni anticipate di trattamento, il ministro della Salute ha ufficialmente dato il via libera alla Banca dati Nazionale. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato il decreto che contiene il via libera per l'istituzione di una banca dati nazionale che conserverà le DAT, cioè le Disposizioni Anticipate di Trattamento. (Ohga!)

Obiettivo della Banca dati, che aveva ricevuto il via libera dal Garante per la privacy, è quello di costituire un polo unico nazionale delle Dat seppure su base volontaria, costantemente aggiornato, e di consentire un accesso tempestivo alle stesse da parte del personale medico in caso di necessità. (L'HuffPost)

Per questo decreto l'Associazione aveva prima diffiDato il Ministero della Salute, poi aveva fatto ricorso al Tar Lazio. Erano ormai 10mila le persone firmatarie dell'appello per l'istituzione della Banca Dati indirizzato prima al Ministro, successivamente al Ministro Roberto Speranza (la Repubblica)

Per questo decreto l’Associazione Luca Coscioni aveva prima diffidato il ministero della Salute, poi aveva fatto ricorso al Tar Lazio. Un anno fa, a dicembre 2018, l’Associazione Luca Coscioni si è rivolta al ministro della salute Giulia Grillo per sollecitare l’approvazione dei decreti attuativi. (Il Fatto Quotidiano)