Terapie innovative in ambito cardiovascolare: arriva un nuovo anticorpo monoclonale

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Questo è stato reso possibile dal progetto INCardio – Terapie Innovative per la cura delle malattie cardiovascolari, guidato da ICGEB e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e da Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.

L’innovazione transfrontaliera. Promuovere l’innovazione transfrontaliera nella cura delle malattie cardiovascolari è appunto l’obiettivo principale del progetto transfrontaliero INCardio, che ha consolidato il progetto e unisce una trentina di ricercatori impegnati nel settore

Farmaci “datati” per le malattie cardiovascolari. (AboutPharma)

La notizia riportata su altri giornali

In Italia si spendono oltre 20 miliardi di euro all'anno per la cura di queste malattie. Sono però più difficili da preparare e utilizzare, oltre che più costosi, e per questo complicati da traslare dagli studi sperimentali ai pazienti". (Giornale di Sicilia)

Questo è stato reso possibile dal progetto INCardio – Terapie Innovative per la cura delle malattie cardiovascolari, guidato da ICGEB e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e da Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 (Trieste News)

In Italia si spendono oltre 20 miliardi di euro all’anno per la cura di queste malattie. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in tutto il mondo, oltre a causare la principale fonte di spesa sanitaria. (Tecnomedicina)

A fronte della pressione sociale e sanitaria esercitata da queste malattie, i farmaci che utilizziamo per curare i pazienti affetti da patologia cardiaca sono piuttosto datati. Una nuova ricerca pubblicata su Nature Communications [1] ha dimostrato l’efficacia di un nuovo farmaco biologico, un anticorpo monoclonale capace di bloccare la fibrosi e proteggere il muscolo cardiaco dopo un infarto del miocardio. (insalutenews)

Promuovere l’innovazione transfrontaliera nella cura delle malattie cardiovascolari è appunto l’obiettivo principale del progetto transfrontaliero INCardio, che ha consolidato il progetto e unisce una trentina di ricercatori impegnati nel settore (Nurse Times)

La stragrande maggioranza delle terapie ad oggi approvate sono piccole molecole chimiche che generalmente hanno un unico bersaglio, bloccano ad esempio l’azione di un enzima o di un recettore. Nel gruppo di lavoro, oltre a Serenza Zacchigna, anche i biologi molecolari Mauro Giacca, professore ordinario, e Andrea Colliva, assegnista di ricerca, entrambi afferenti al DSM. (Università degli studi di Trieste)