"Il Cremlino paga gli opinionisti nei talk show italiani", allarme dei Servizi. Così la propaganda russa entra nella nostra tv

la Repubblica ESTERI

E' questo il sospetto del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ha programmato nei prossimi giorni una serie di audizioni: il direttore dell'Aisi, Mario Parente (l'11 maggio)

Dietro la presenza di opinionisti stranieri nei talk show italiani non ci sarebbe soltanto il giornalismo.

Ma "un'operazione di disinformazione organizzata e pensata a monte da uomini del governo russo". (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Che timori avete in merito a possibili infiltrazioni della propaganda russa nei nostri media? «Guardi, il punto di svolta è avvenuto proprio con la annessione della Crimea, è la guerra nel Donbass, la prima risoluzione del Parlamento europeo del 2016. (Liberoquotidiano.it)

Alcuni report dell’intelligence italiana suggeriscono che in Italia la macchina della disinformazione russa è in azione. Per il presidente del Copasir un altro rischio sul tavolo è quello degli attacchi hacker che dovrebbero «essere configurati come atto terroristico (Open)

E dopo aver sentito i direttori di Aise e Aisi, è stata la volta dell’ad Rai, Carlo Fuortes. (Fanpage.it)

Ed è “in questo quadro che si inserisce il focus sulla macchina di disinformazione, già attiva durante la pandemia. Con massima garanzia per il cittadino: agiamo all’unanimità, su delega del Parlamento e in difesa dell’interesse nazionale”. (Agenzia askanews)

"ll confronto si è rivelato proficuo, fornendo utili indicazioni al fine di preservare la libertà l'autonomia editoriale e informativa e il pluralismo da qualsiasi forma di condizionamento e di accrescere il livello di resilienza dell'intero sistema Paese", ha spiegato il presidente del Copasir, Adolfo Urso. (la Repubblica)

Così ieri il presidente Adolfo Urso ha convocato il presidente della Rai, Carlo Fuortes, così come in precedenza aveva ascoltato i direttori di Aise e Aisi. «Il Copasir agisce sulla base delle indicazioni “per tabulas” del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica», precisa Enrico Borghi, deputato Pd e membro Copasir. (Il Riformista)