Figli di coppie gay e trascrizioni, la mossa dei sindaci del centrosinistra

Corriere della Sera INTERNO

Di Lorenzo Salvia Oggi il vertice tra i 7 primi cittadini di sinistra dei grandi centri: la maternità surrogata non c’entra. La richiesta della nuova legge. Il 12 maggio iniziativa a Torino con gli amministratori locali Da sinistra in alto in senso orario Beppe Sala, Damiano Tommasi, Matteo Lepore, Stefano Lo Russo, Gaetano Manfredi, Antonio Decaro e Dario Nardella Procedere con la trascrizione degli atti, almeno di quelli che riguardano i figli di due mamme e quindi non hanno a che fare con la gestazione per altri. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Ma il protagonismo dei sindaci progressisti delle grandi città è un fatto politico. Quello è un vecchio film, con svariati e inutili remake nel corso della Seconda Repubblica, e nessuno intende girarlo di nuovo. (la Repubblica)

L'evento in agenda per il 12 maggio. Le associazioni Lgbt apprezzano: “Qualsiasi iniziativa è utile”. I radicali incalzano: “Registrino comunque i piccoli all’anagrafe” (La Repubblica)

L’Europa ci guarda e non è un bello spettacolo. C'è «assolutamente il rischio di una 'orbanizzazione' dell'Italia. Questa è la paura che sta dietro molti degli sviluppi che vediamo. Ci possono essere sviluppi contrari allo Stato di diritto in Polonia e Ungheria, ma l'Italia è un Paese fondatore e uno dei più grandi dell'Unione». (L'Espresso)

Anzi rilanciano: "Vogliamo assumere una iniziativa istituzionale per supportare un eventuale progetto di legge, qualora il Parlamento sia inerte". A parlare è Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, la città che assieme alla rete dell'associazionismo e la società civile sta guidando l'iniziativa dei Municipi per i diritti dei bambini delle coppie Lgbt+, che ha raccolto consensi e adesioni anche nelle più grandi città d'Italia. (L'HuffPost)

TRENTO. "Chiediamo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi". È quanto si legge in una nota congiunta dei sindaci di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari al termine di una riunione sui figli delle coppie omosessuali. (l'Adige)

Cinque punti per dire che anche Firenze è pronta a riprendere le iscrizioni dei bambini che risiedono territorio comunale e che sono figli di coppie omogenitoriali. Una posizione unitaria e condivisa è uscita ieri sera alla riunione di alcuni sindaci di grandi città italiane, tra i quali il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri. (LA NAZIONE)