Manovra: Governo frena su auto aziendali, Plastic Tax dimezzata. Arriva “Robin Tax” su concessionari pubblici

QuiFinanza INTERNO

Governo frena su auto aziendali. Arriva la riduzione dell’attuale fringe benefit al 25% sulle auto con emissioni CO2 inferiori a 60 g/km e al 30% su quelle superiori a 60 g/km e inferiori a 160 g/km.

Per tutte le auto superiori a 190 g/km scatta il 50% il prossimo anno e il 60% dal 2021.

Queste le principali novità contenuto nel pacchetto di emendamenti del Governo alla manovra depositati in Commissione Bilancio del Senato. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Si prevedono minori incassi per 50 milioni nel 2020. È quello che prevede l’emendamento alla manovra depositato dal governo in commissione Bilancio al Senato, in sostituzione della stretta sugli ammortamenti prevista solo per i concessionari autostradali. (Il Fatto Quotidiano)

Da verificare quindi i settori coinvolti", osserva Equita . Come scrive MF-Milano Finanza, l'opzione sarebbe solo per tre anni. (Milano Finanza)

Il governo chiede anche di dimezzare la plastic tax ed escludere dall’imposta i prodotti che contengono plastica riciclata, oltre a quella compostabile. L’esecutivo propone anche altre modifiche che comprendono tra il resto il dimezzamento della plastic tax e la revisione della tassa sulle auto aziendali che scatterà solo dall’1 luglio 2020. (Il Fatto Quotidiano)

La commissione Bilancio nel parere formulato chiede la soppressione della misura per mancanza di coperture.Modifiche in vista anche per la cosiddetta "Rc auto familiare", osteggiata dalle compagnie . Luce rossa anche agli incentivi concessi al rinnovo dei dei veicoli adibiti a trasporto passeggeri (il dl interviene a favore dei mezzi utilizzati per il trasporto merci). (la Repubblica)

È quanto si legge nel pacchetto di proposte dell’Esecutivo depositato in Commissione Bilancio del Senato. Tra i correttivi più importanti ci sono quelli attesi su Plastic tax e tassazione auto aziendali. (QuiFinanza)

La Robin Tax, applicata in passato al settore energetico, è già stata dichiarata incostituzionale nel 2018, e riteniamo che l'ipotesi di reintroduzione possa avere estremi di inapplicabilità ". Il riferimento è ai concessionari autostradali, ma nella Robin tax potrebbero finire anche porti, ferrovie e altri servizi. (ilGiornale.it)