A Reggio Emilia fuma il 27% della popolazione: come smettere. VIDEO

Reggionline INTERNO

Il percorso prevede che si lavori in gruppi di dieci, guidati da medici, psicologi, educatori ed infermieri

Ed è su questo dato che l’Ausl ha costruito i suoi percorsi.

Sono 150 le persone seguite ogni anno, uomini e donne per lo più ultra 50enni.

– A Reggio Emilia, quasi una persona su tre fuma: secondo il sistema di sorveglianza Passi il 27% della popolazione è dipendente dal fumo di sigaretta. (Reggionline)

Ne parlano anche altre fonti

Oltre all’impatto devastante che ha sulla nostra salute, il consumo di tabacco ha conseguenze estremamente gravi anche dal punto di vista ambientale e sociale. Il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. (NovaraToday)

Il costo sociale e sanitario per la collettività determinato dal fumo è pari in Italia a oltre 26 miliardi di euro ogni anno. Inoltre, secondo l’OMS, ogni anno l’industria del tabacco costa al mondo 600 milioni di alberi, 200.000 ettari di terra e 22 miliardi di tonnellate di acqua. (greenMe.it)

L'Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con l'Ausl, ha portato avanti l’iniziativa “Liberi di Scegliere”, rivolta ai più giovani, per stoppare sul nascere possibili comportamenti che mettano a repentaglio il loro benessere (ForlìToday)

Gli ex fumatori, invece, sono il 24,3% (circa 278 mila persone) e il 55,8% è non fumatore (639 mila). Dei fumatori abruzzesi, il 98,1%, cioè 206 mila persone, fuma sigarette. (IlPescara)

Purtroppo vediamo un aumento di tutta la fascia giovanile fino ai 34 anni e anche degli adolescenti, in aumento anche le donne fumatrici". "Molti giovani le fumano pensando che siano innocue: ma le sigarette elettroniche creano dipendenza non farmacologica ma comportamentale perché si assume un’abitudine. (il Resto del Carlino)

Molto partecipato l’incontro con i ragazzi delle medie che hanno tempestato di domande la specialista dell’Aou di Sassari. Nell’aula magna dell’Istituto comprensivo Monte Rosello Alto di via Ogliastra, diretto dalla dottoressa Rita Paola Spanedda, Aou e Lilt hanno incontrato circa 40 ragazzi delle seconde classi delle scuole medie. (Sardegna Reporter)