Pistole, fucili e mitragliatrici: l'arsenale dei clan criminali nascosto al Tiburtino

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Gli investigatori della sezione criminalità organizzata della squadra mobile della Polizia di Stato hanno fatto irruzione in un capannone in zona Tiburtina a Roma, dove hanno trovato armi nascoste in uno scatolone. L'ipotesi è che sia un deposito a servizio di un clan di criminali. La Procura ha formato un pool d'investigatori che indaga su quattro omicidi. (Fanpage)

Su altri giornali

Roma. Arsenale di armi a Roma. Il sequestro, ieri, in un appartamento di Pietralata dove è stato arrestato il custode del deposito utilizzato dalla malavita. Un fucile Winchester a canna mozza, una mitraglietta Skorpion, dieci pistole tra cui una Glock 17. (ilGiornale.it)

L’obiettivo era conquistare le piazze di spaccio della Capitale, quelle rimaste vuote dopo la morte di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik - ucciso con un colpo di pistola al parco degli Acquedotti -, e dopo l’arresto del suo socio Fabrizio Fabietti. (ilmessaggero.it)

Sull'identità del cinquantenne arrestato, gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, ma risulta essere un sodale del clan sinti dei Casamonica. Le armi ritrovate nel deposito al Tiburtino e “sorvegliate”, da un uomo finito in manette, apparterrebbero, secondo gli investigatori, al killer che la notte tra domenica e lunedì ha ucciso il carrozziere Andrea Fiore. (leggo.it)

La lunga scia di sangue che ha sconvolto la Capitale, culminata con gli agguati costati la vita a Luigi Finizio, il 13 marzo scorso, e ad Andrea Fiore, ucciso nella notte tra domenica e lunedì a Torpignattara, porta a un appartamento in zona Pietralata. (ilmessaggero.it)

Un salto indietro nel tempo nella Capitale, quando depositi di pistole, fucili, mitra e munizioni venivano utilizzati dalle bande criminali e dai gruppi terroristici per compiere assalti e regolamenti di conti. (Corriere Roma)

Pistole per esecuzioni silenziose e fucili per iniziative da rivendicare. Le armi, invece, a Pietralata. (Corriere Roma)