Maradona, clamorosa rivelazione dall’Argentina: “Sepolto senza cuore”

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Il suo cuore è stato estratto per studiarlo perché era molto importante nel determinare la causa della morte.

Si tratta del momento in cui Maradona rischiò di morire: “Venne salvato dal medico Jorge Romero.

Portano Maradona con due persone, lo aiutano e lo mettono sul sedile posteriore.

Ovviamente ora Diego è sepolto senza il cuore.

Il dottore fa tutto il viaggio sul sedile posteriore (…) È stata una situazione drammatica in cui il medico ha avuto il coraggio di gestirla, aveva la vita di Maradona nelle sue mani“

(Tuttogossipnews -)

Su altri giornali

Dopo la sua morte il feretro è stato esposto in una camera ardente allestita all’interno della Casa Rosada a Buenos Aires, dove migliaia di persone si sono messe in coda per tributare l’ultimo saluto al campione argentino. (Corriere della Sera)

LEGGI: Maradona, non solo Giannina quanti figli ha e chi sono. A destare sospetti, inoltre, sono state le dimissioni dalla clinica Olivos in seguito all’operazione alla testa, ritenute da molti troppo precoci per le condizioni di salute generali in cui versava Maradona dopo il delicato intervento (Contra-Ataque)

Maradona sepolto, ma “non completamente”. Come racconta l’Agi, il medico e giornalista Nelson Castro ha rivelato dettagli sulla morte del pibe de oro. Secondo il Medico, Maradona era “dipendente da tutto: droghe, alcol, tabacco, sesso, qualunque cosa”. (Il Primato Nazionale)

Questa l’indiscrezione che ha fatto scalpore nei giorni scorsi, di quotidiano in quotidiano e di tweet in tweet. Che – per ora – hanno già permesso di stabilire che proprio d’insufficienza cardiaca è morto il Pibe de Oro (IlNapolista)

L'esperienza più significativa alla guida della seleccion argentina, condotta ai Mondiali del 2010 e portata fino ai quarti di finale. Rientrato a Tigre a osservare un lungo periodo di convalescenza dopo l'intervento, Maradona muore improvvisamente per un edema polmonare acuto conseguente a un'insufficienza cardiaca. (TUTTO mercato WEB)

Così il 2 dicembre 2020, a una settimana esatta dalla morte di Maradona, cuore, fegato e reni sono stati trasferiti al Dipartimento di Anatomia Patologica della Soprintendenza scientifica della Polizia della provincia di Buenos Aires. (La Gazzetta dello Sport)