Svolta degli Stati Uniti: «Gli insediamenti di Israele non sono illegali»

Corriere della Sera ESTERI

«Non consideriamo più gli insediamenti israeliani contrari alla legalità internazionale», annuncia Mike Pompeo.

Ripudia così il parere espresso nel 1978 dal Dipartimento di Stato che adesso è lui a guidare e riporta gli Stati Uniti sulle posizioni espresse da Ronald Reagan.

«L’accordo del secolo» promesso dal presidente resta però lontano dall’essere realizzato, il piano non è ancora stato reso pubblico. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

I diplomatici russi hanno esortato tutte le parti ad astenersi da passi che potrebbero provocare una nuova escalation. La decisione degli Stati Uniti di riconoscere gli insediamenti israeliani in Cisgiordania come legali aggraverà la situazione nella regione, ostacolando il processo di pace, ha detto martedì il Ministero degli Esteri russo. (Sputnik Italia)

"Dopo aver studiato attentamente tutte le posizioni del dibattito legale", la conclusione degli Stati Uniti è che "gli insediamenti di civili israeliani nella West Bank non sono di per sé, incompatibili con il diritto internazionale", ha affermato Pompeo, precisando che la mossa non è volta ad incoraggiare nuovi insediamenti. (AGI - Agenzia Italia)

Il diritto internazionale li ritiene illegittimi, ma l'amministrazione Trump ha deciso di riconoscerli. La risposta dell’Ue. Per l’Unione europea gli insediamenti israeliani in Cisgiordania restano però illegittimi. (Wired.it)

Gli Stati Uniti sono stati per decenni allineati a tale interpretazione, fino, per l’appunto, all’altro giorno. Giorni fa Mike Pompeo, Segretario di Stato USA, ha dichiarato che gli Stati Uniti non considerano più le colonie israeliane in Cisgiordania illegittime, ossia contrarie al diritto internazionale. (L'HuffPost)

E pone Washington in contrasto diretto con le Nazioni Unite - che giudicano gli insediamenti come un’occupazione di territori palestinesi - nonché con la stragrande maggioranza delle diplomazie di tutto il mondo. (LifeGate)

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