Wall Street parte in rialzo, nuovi segnali di allentamento pressioni inflazionistiche

Finanza.com ECONOMIA

Su base annua l’indice dei prezzi alla produzione ha, invece, evidenziato un +9,8% e si raffronta con il +11,3% della passata rilevazione (consensus Bloomberg a 10,4% a/a).

A livello societario, in avvio di contrattazioni si mette in luce Disney che balza di olte l’8 per cento.

Partenza rialzista per Wall Street che apprezza il nuovo segnale di allentamento delle pressioni inflazionistichE.

Disney ha registrato un utile per azione rettificato di 1,09 dollari, in aumento del 36% rispetto all’anno precedente

Il dato è inferiore al consensus Bloomberg che si attendeva un +265mila, ma superiore alla passata lettura pari a +248mila (dato rivisto da +260mila). (Finanza.com)

Ne parlano anche altre fonti

Se è la prima volta che ti registri ai nostri servizi, conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali (Borse.it)

Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 9,8%, un valore inferiore al consensus (+10,4%) e rispetto al +11,3% del mese precedente (stima preliminare confermata) La diminuzione è attribuibile a un calo dell'1,8% dei prezzi dei beni della domanda finale. (ilmessaggero.it)

Rispetto al mese precedente, l’IPC è rimasto invariato, dopo aver toccato un massimo di 17 anni dell’1,3% e al di sotto delle previsioni dello 0,2%. Vi è stato perfino un calo nei prezzi alla produzione, anch’esso legato al calo dei prezzi energetici, soprattutto petroliferi. (Scenarieconomici)

Dal momento che i tassi di interesse sono attualmente al 2,25-2,50%, ciò implica che basterebbe un aumento di 100 punti da qui a dicembre, di cui 50 punti già attesi per la riunione di settembre. "L'inflazione rimane troppo alta e non vicino al nostro obiettivo di stabilità dei prezzi", commenta la banchiera in una intervista al Financial Times (ilmessaggero.it)

In questo contesto si attende i Fed Funds tra 3,25%-3,50% a fine anno e tra 3,75%-4% l’anno prossimo. Per le altre banche centrali, sembrano esserci meno dubbi con la Bce attesa al rialzo di 50 punti base e la Boe altrettanto” (Borse.it)

Lo ha annunciato il dipartimento del Lavoro americano. Il dato annuo cresce del 9,8%, contro il +11,3% del mese precedente e il +10,4% previsto (La Gazzetta del Mezzogiorno)