Israele, le proteste bloccano Netanyahu: congelata riforma giustizia

LaPresse ESTERI

Ieri, poi, Netanyahu ha trascorso la giornata impegnato in consultazioni con collaboratori e partner di coalizione, prima di annunciare appunto in serata il rinvio.

Subito dopo il discorso di Netanyahu lo Histadrut ha annunciato che revocherà lo sciopero generale, che minacciava di bloccare l’economia israeliana.

Le parole di Netanyahu sono parse calmare le tensioni, ma non hanno risolto il nodo alla base delle proteste

“Quando c’è l’opportunità di evitare la guerra civile attraverso il dialogo, io, come primo ministro, prendo una pausa per il dialogo”, ha detto Netanyahu, dicendo di non essere pronto a dividere la nazione. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Due manifestanti entrano alla Knesset Nella notte oltre 700mila persone in piazza e lunedì mattina sciopero generale. (Il Fatto Quotidiano)

“Rinvio per evitare una guerra civile”. Con un tono più conciliante, poi, Netanyahu ha ribadito di essere determinato ad approvare la riforma giudiziaria, ma ha chiesto “un tentativo per raggiungere un ampio consenso“ (LaPresse)

NETANYAHU PARLA ALLA NAZIONE. La riforma della giustizia è ritardata, ma non abbandonata. (Il Fatto Quotidiano)

Circa 80.000 persone si sono radunate a Gerusalemme attorno alla Knesset, il Parlamento israeliano, per protestare contro la riforma della giustizia del governo di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano sui social ha chiesto ai manifestanti di comportarsi con responsabilità e di non provocare altre violenze, scrivendo: "Siamo tutti fratelli". (Il Sole 24 ORE)

Israele nel caos, Netanyahu congela riforma giustizia 27 marzo 2023 (Il Sole 24 ORE)

Il governo sostiene che la riforma serva a riequilibrare una situazione sbilanciata in cui la Corte Suprema è andata spesso oltre le sue prerogative. Gli architetti della legge sono il ministro della Giustizia Yariv Levin (Likud) e il potente presidente della Commissione costituzionale della Knesset Simchà Rothman (Sionismo religioso). (L'HuffPost)