Dl Proroghe: freno allo smart working nella PA, slitta il Golden Power

CorCom INTERNO

È la novità del decreto legge “proroghe” approvata oggi in Consiglio dei ministri su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti”.

Fino a dicembre le amministrazioni potranno ricorrere allo smart working a condizione che assicurino la regolarità, la continuità e l’efficienza dei servizi rivolti a cittadini e imprese. (CorCom)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I dipendenti statali tornano in ufficio da lunedì 3 maggio. Si riparte da lunedì 3 maggio. In sintesi, dopo la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento (probabilmente lunedì 3 maggio), i capi degli uffici potranno richiamare al lavoro in presenza tutti i dipendenti di cui riterranno di aver bisogno. (L'Occhio)

Anche lo smart working sarà oggetto di trattativa, ma finché dura l'emergenza l'organizzazione del lavoro agile dipende esclusivamente dalle decisioni dei dirigenti. I Pola rimangono non obbligatori, ma anche nel caso in cui non vengano presentati vale l'obbligo di attenersi a una quota minima del 15% di smart working (la Repubblica)

Il ricorso al lavoro agile o smart working per i dipendenti pubblici al momento può avvenire in modalità semplificata e deve essere garantito in una percentuale che sia almeno del 50 per cento. Per lo smart working dei dipendenti pubblici le regole, erano state fissate dal decreto del 19 ottobre 2020 della ex ministra per la PA Fabiana Dadone, poi per ben due volte prorogato. (Money.it)

Senza soglie minime. In breve Verso l'addio ai «Pola», sostituiti dai piani per la digitalizzazione. Il lavoro agile semplificato nella Pa, senza obblighi di accordo individuale preventivo e di comunicazione, si allunga fino al 31 dicembre. (Il Sole 24 ORE)

non sono i dipendenti a essere il 50% in smart working ma le attività che possono essere svolte in smart working”. “Adesso che cade l’obbligo del 50% – dice l’assessore al Personale del Comune di Genova, Giorgio Viale – ci sarà un ritorno graduale, ma in generale bisogna ricordare che, diversamente da come viene percepito. (Genova24.it)

Lo smart working nella PA, comunque, resta in vigore fino al 31 dicembre 2021 con le modalità semplificate stabilite all’articolo 263 del Dl 34/2020 (il “decreto Rilancio”). (Money.it)