Prato, morire di lavoro a 23 anni: Luana, uccisa per un incidente in fabbrica

Ck12 Giornale INTERNO

Secondo una prima e ancora frammentaria ricostruzione dell’accaduto, la ragazza stava lavorando quando è rimasta incastrata a un macchinario tessile.

Luana D’Orazio, una giovane operaia di 22 anni è morta lunedì in un incidente sul lavoro in uno stabilimento del distretto tessile pratese.

L’incidente è avvenuto intorno alle 11 all’interno di un’azienda tessile di Oste di Montemurlo, in provincia di Prato (Ck12 Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

È stata aperta un’inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio, la giovane rimasta uccisa in un incidente in un’azienda tessile a Montemurlo. La procura di Prato ha iscritto due persone nel registro degli indagati per accertamenti tecnici e alla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza del macchinario tessile, un orditoio, in cui è rimasta incastrata la giovane operaia. (L'Occhio)

Adesso la procura di Prato avrebbe aperto un'inchiesta sulla sua morte ed iscritto due persone nel registro degli indagati. "Luana - dice sempre la mamma Emma - era contentissima di aver fatto la comparsa in un film di Pieraccioni, era stata contattata tramite una nostra amica, aveva fatto il casting e era stata presa (Tiscali Notizie)

Era bella, solare, amava la vita, non litigava. Proprio ieri aveva assunto un ragazzino per stare vicino a mia figlia per darle una mano, lo aveva assunto come altro dipendente" (Video - La Stampa)

Sul caso sta ora indagando la procura della Repubblica di Prato che, stando a quanto riferito da Ansa, proprio nella serata odierna ha comunicato la notizia dell'iscrizione di due soggetti nel registro degli indagati. (il Giornale)

L'ipotesi degli investigatori della polizia giudiziaria - gli accertamenti sono condotti con i tecnici della Asl - è che Luana D'Orazio sia stata stritolata dall'orditoio perché sarebbe stata rimossa la saracinesca protettiva, cioè il meccanismo destinato a prevenire gli infortuni. (Adnkronos)

O perché la sua giovanile freschezza l'aveva portata ad una comparsata nel film “Se son rose” di Leonardo Pieraccioni. Per certo la morte di Luana D'Orazio, finita dentro gli ingranaggi di un orditoio, sta (Il Manifesto)