Big Mama Il mio veleno è il tumore del sangue. Perché mi sono sentita in colpa | Milleunadonna

Big Mama Il mio veleno è il tumore del sangue. Perché mi sono sentita in colpa | Milleunadonna

“Il pezzo “Veleno” l’ho scritto mentre facevo le terapie contro il cancro (un linfoma di Hodgkin, un tumore maligno del sangue che ha scoperto durante il Covid). Un periodo molto difficile e io lo canto proprio perché per molti è ancora complicato parlarne, la gente si vergogna. Parlo a tutti, non solo alle donne. Ci si guarda allo specchio e ci si trova senza capelli, senza sopracciglia, ci si gonfia, a livello psicologico è difficile. (Milleunadonna.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

C’è un foglio con delle frasi in italiano e i disegnini delle bandiere: io sono senegalese, io sono marocchino, io sono egiziano. Sulle pareti ci sono disegni dei barconi che li hanno portati in Europa. (La Stampa)

BigMama ha rilasciato un'intervista davvero toccante nello studio di Verissimo dove ha presentato il suo nuovo libro "Cento Occhi" che racconta la sua storia: «Nel libro racconto la mia storia in modo molto crudo ma molto vero. (leggo.it)

Chi è BigMama, talentuosa rapper avellinese ed esponente del mondo queer (Termometro Politico)

BigMama: “Da piccola ero quella grassa, avevo paura a camminare per strada. All'Italia serve il diritto alla libertà”

Un tumore, disturbi alimentari e un rapporto complicato con la famiglia; e poi la musica come ancora di salvezza dal dolore. La cantante ha condiviso la sua storia a Verissimo presentando il suo libro autobiografico Cento Occhi, pubblicato da Rizzoli. (Trash Italiano)

“Raccontare la mia storia è stato difficile. Mi crea un po' di imbarazzo perché parlo tanto. Mia mamma ha subito la perdita di mia nonna e non se n'è mai fatta una ragione. Nei primi capitoli parlo di questa cosa, vorrei che le persone capiscano che i genitori sono esseri umani. (Radio 105)

Se potessi tornare indietro nel tempo, vorrei recuperare un po’ il rapporto con lui (…) Io cercavo una sorta di contatto con lui, volevo raccontargli le mie cose e quindi cenare per la seconda volta con lui, a tarda sera, era l’unico modo che avevo ma è stato il primo passo verso lo sviluppo dei disturbi alimentari che sono arrivati dopo e diciamo che questa concezione di legare l’amore al cibo è una cosa che noi al sud abbiamo tanto. (Il Fatto Quotidiano)