Caso Floyd, la nuova autopsia: "Asfissiato per compressione"

ilGiornale.it INTERNO

Un'autopsia indipendente ha confermato quello che il quadro aveva raccontato in un primo momento: George Floyd, secondo questo secondo esame, è morto perché asfissiato da quella che è stata definita "compressione".

Ma la situazione sembra peggiorare di ora in ora.

Una "compressione" che sarebbe stata effettuata sul collo e sulla schiena del cittadino afroamericano.

Per i due dottori, George Floyd non era dunque in condizioni di salute che lasciassero pronosticare un possibile decesso. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Gli avvocati difensori hanno denunciato «mancanze estreme e di sistema» del dipartimento di polizia di Minneapolis. (Vanity Fair Italia)

L'esame autoptico voluto dalla famiglia della vittima ha confermato la morte per asfissia. George Floyd è morto per "un arresto cardiaco causato dalla pressione esercitata sul suo collo" dai poliziotti che lo hanno fermato, si è dunque si è trattato di un "omicidio". (L'Unione Sarda.it)

Queste le conclusioni dell’autopsia indipendente condotta su richiesta della famiglia sul corpo dell’uomo deceduto nel corso di un fermo di polizia a Minneapolis. Il dottor Michael Baden ha detto a sua volta che Floyd è morto per “asfissia” a causa della compressione di collo e schiena. (Adnkronos)

TG 20 di lunedì 01.06.2020. Coprifuoco a New York. Il coprifuoco nella Grande Mela sarà dalle 23 di questa sera ora locale fino alle 5 del mattino di martedì (dalle cinque del mattino di martedì ora svizzera alle 11). (RSI.ch Informazione)

George Floyd, funerali ad Houston il 9 giugno. I funerali di Floyd si terranno il prossimo 9 giugno ad Houston. La famiglia, tramite i suoi legali, ha infatti comunicato che sarebbe ufficialmente morto per “asfissia dovuta a compressione di collo e schiena”. (Inews24)

«Che cosa vuole?» chiede sbrigativo il sergente, sbucando dall’interno di una fortezza costruita due giorni fa. «In questo caso il silenzio significa complicità», ha scandito, ripetendo che i quattro agenti coinvolti nella morte di Floyd sono da mettere «tutti sullo stesso piano». (Corriere della Sera)