Dai dribbling di Di Maria ai gol di Vlahovic, la Juve si affida ai solisti

Corriere della Sera SPORT

Per non parlare dei pezzi mancanti: un regista, un vice Vlahovic e, chissà, un terzino.

Quindi, Di Maria, Vlahovic e, anche se forse non dall’inizio, Kostic.

Pausa: «Con l’Atletico non abbiamo vinto un contrasto, e se non li vinci, come i duelli aerei, è difficile poi vincere la partite»

Difatti, poco dopo, rispolvera vecchi sentieri: «Mi hanno insegnato che l’importante è vincere, poi si può anche essere belli e bravi». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Sto lavorando per tornare al massimo e portare la squadra a nuove vittorie. DI MARIA - "E' una sensazione incredibile, un grandissimo piacere giocare con un campione così. (Calciomercato.com)

La Juve domina e tiene bene il campo, al 29′ Vlahovic sfiora il palo alla destra di Consigli. Al 50′ Di Maria fa una splendida azione personale e decide di concludere con uno spettacolare tiro a giro che finisce a lato di poco (LaPresse)

Gli altri gol all'esordio — Diversi protagonisti del ciclo dei nove scudetti di fila hanno pure segnato all’esordio con la Juve: da Vidal a Tevez, da Dybala a Mandzukic, da Higuain a Pjanic Angel Di Maria ha subito messo la firma sulla sua avventura alla Juventus sbloccando il risultato all’Allianz Stadium contro il Sassuolo. (La Gazzetta dello Sport)

L’Inter alla fine ha meritato la vittoria però sai la prima di campionato in casa del Lecce al 94’…» De Grandis – intervenuto a Sky Sport 24 -, esprime le sue impressione sui nerazzurri di Inzaghi. (Inter-News)

Bianconeri in vantaggio già dopo 26 minuti grazie al primo gol in Serie A di Angel Di Maria (uscito poi nella ripresa per un fastidio agli adduttori), mentre al 43’ arriva il raddoppio su calcio di rigore trasformato da Dusan Vlahovic. (Fcinternews.it)

A Giarratana, ieri, la festa di San Bartolomeo apostolo è cominciata così, con la processione del simulacro, unitamente alla reliquia (un pezzetto di costola arrivata nel 1605 a Giarratana) dalla chiesa Madre sino alla chiesa patronale. (Quotidiano di Ragusa)