Taiwan, Giappone alza la voce, "Cina fermi le manovre militari"

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“Le azioni della Cina questa volta hanno un grave impatto sulla pace e sulla stabilità regionale – ha affermato – Chiedo ancora una volta l’interruzione immediata di queste manovre militari”.

Al momento, come riferito dal Ministro della Difesa di Taiwan, la Cina ha lanciato 11 missili balistici Dongfeng nelle acque che costeggiano l’isola.

La nostra politica non è assolutamente mutata; la stabilità nello Stretto di Taiwan è nell’interesse dell’intera regione”

Secondo il Giappone, come riportato dal Japan Times, inoltre, 4 missili balistici hanno sorvolato la capitale Taipei prima di atterrare nella zona esclusiva nipponica (BlogSicilia.it)

Su altre testate

Il Giappone chiede alla Cina lo stop immediato alle manovre. Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha chiesto alla Cina di «fermare immediatamente» le esercitazioni militari intorno a Taiwan, decise in risposta alla visita nell'isola della speaker della Camera USA Nancy Pelosi, dopo gli sviluppi che hanno visto cinque missili balistici cinesi cadere nella zona economica esclusiva nipponica (Corriere del Ticino)

Tuttavia, quello che preoccupa è il fatto che la notifica di queste esercitazioni è stata inviata poco prima dell’inizio. (Open)

La Cina convoca gli ambasciatori. Gli Usa cancellano un test missilistico (la Repubblica)

Parole fin troppo chiare che lasciano intendere quanto sia ormai alta la tensione nella regione di Taiwan che è pericolosamente vicina anche alle isole del Giappone. 04 agosto 2022 a. (Liberoquotidiano.it)

In una nota diffusa nel pomeriggio, il colonnello Shi Yi, portavoce del Comando del teatro orientale della Pla, ha osservato che le attività sull'area di mare predeterminata al largo di Taiwan hanno permesso di "testare le capacità di attacco di precisione e di blocco dell'area. (La Sicilia)

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, commentando con toni aspri il comunicato congiunto del G7 che ieri ha chiesto a Pechino di evitare una "aggressiva attività militare" per il rischio di una "escalation non necessaria" e di "non cambiare unilateralmente lo status quo con la forza". (Tiscali Notizie)