Perché il crollo della sterlina mette in difficoltà il governo Truss

Start Magazine ECONOMIA

Le prime settimane del nuovo governo di Liz Truss non sembrano all’insegna della tranquillità. L’articolo di Daniele Meloni La sfiducia dei mercati, le convulsioni interne ai Tories e, ieri, pure il tonfo della sterlina, scesa a 1,04 sul dollaro, il minimo di sempre. Le prime settimane del nuovo governo Conservatore guidato da Liz Truss non sembrano certo all’insegna della tranquillità. Ieri Londra si è svegliata con la notizia che sui mercati la sterlina stava crollando, dopo che già la scorsa settimana gli investitori avevano mostrato una netta sfiducia nei confronti del Growth Plan – Piano per la Crescita – presentato ai Comuni dal nuovo Cancelliere, Kwasi Kwarteng lo scorso venerdì. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La valuta britannica ha toccato lunedì mattina quota 1,03 contro il dollaro, minimo storico dalla fine degli accordi di Bretton Woods nel 1971, e 1,06 contro il franco, prima di riguadagnare una parte del terreno perso. (RSI.ch Informazione)

E non solo Italia: in tutta Europa il gruppo è sceso in campo dando il proprio sostegno a numerose iniziative, attività e società sportive (ITALPRESS) – Crescita costante in termini di fatturato e dipendenti, un impegno concreto per la sostenibilità e un bacino di analisi che abbraccia tutta Europa. (Quotidiano di Ragusa)

Nota per aver alzato la voce, spesso, contro l’Unione europea e le sue regole, la leader di Fratelli d’Italia oggi fa la moderata, ragion per cui a essere tartassati sono più i titoli di stato UK Gilt che i BTP. (Borse.it)

La sterlina è crollata fino al 5% in Asia facendo temere sempre più una parità col dollaro entro fine anno mentre il gilt a 10 anni rende oltre il 4%, un fatto che non accadeva dal 2010. La causa, il piano fortemente espansivo del nuovo governo. (Milano Finanza)

Il Super dollaro – soprattutto nei confronti della sterlina, dell’euro e dello yen – spaventa i mercati. Wall Street apre la settimana in territorio negativo. Alle 15.45 circa ora italiana il Dow Jones perde quasi 140 punti (-0,49%), lo S&P 500 arretra dello 0,19%, mentre il Nasdaq è in ripresa con un rialzo dello 0,46%. (Finanza.com)

Tanto più in un contesto di inflazione da urlo e a fronte di un rapporto debito-Pil che, nel Regno Unito, è balzato a un numero di tre cifre. (Borse.it)