Regno Unito: inflazione al 13% e recessione. Vale ancora puntarci?

Altroconsumo ECONOMIA

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È principalmente sede di grandi gruppi internazionali che dipendono più dall'economia mondiale che dalla crescita del Regno Unito.

La Bank of England (BoE) ha alzato i tassi dello 0,5%, come da attese, portandoli così all’1,75%.

Che fare con gli investimenti in Regno Unito?

La crescita del Pil nel Regno Unito sta rallentando: l'ultimo aumento dei prezzi del gas ha portato a un altro significativo deterioramento delle prospettive di attività nel Regno Unito e nel resto d'Europa, tanto che ora l’economia britannica è destinata ad entrare in recessione nel quarto trimestre dell’anno. (Altroconsumo)

Ne parlano anche altri giornali

Adesso è arrivata la conferma dalla Bank of England (BoE), la maggiore autorità economica del Regno Unito, con un comunicato durissimo. La crisi sarà peggio di quella del 2008-09, ammoniscono gli esperti della BoE, e sarà la peggiore vista dai tempi della Seconda Guerra Mondiale (Londra, Italia)

Pur promettendo nuovi rialzi decisi se servirà per frenare i prezzi, la Banca d'Inghilterra lancia l'allarme sulla crescita: l'economia britannica va verso una recessione lunga oltre un anno causata del caro-prezzi causato principalmente dall'energia. (Tiscali Notizie)

Milano sale dello 0,31%%, Francoforte dello 0,54% e Parigi dello 0,64%. Tiene anche l'Asia, con i listini cinesi poco mossi e Tokyo che chiude a +0,69% (la Repubblica)

La Banca d’Inghilterra (Bank of England, BoE), la banca centrale britannica, ha aumentato il suo tasso d’interesse di riferimento, il Bank Rate, di 0,5 punti percentuali, portandolo all’1,75%. L’ultima volta che il Regno Unito ha approvato un simile aumento dei tassi è stato nel dicembre 1994. (Il Fatto Quotidiano)

E anche la Bank of England tira dritto senza guardare in faccia a nessuna possibile recessione. La vecchia signora (the old lady), come viene chiamata l’istituzione monetaria inglese, ha deciso questa settimana di rialzare nuovamente il suo tasso di riferimento, di 0,50%, per la sesta volta consecutiva e portandolo così all’1,75%. (Milano Finanza)

La fase di crescita negativa inizierebbe nel quarto trimestre 2022 e si estenderebbe sull'intero 2023 con un -2,1% complessivo: sarebbe la recessione più lunga dalla grande crisi finanziaria Pur promettendo nuovi rialzi decisi se servirà per frenare i prezzi, la Banca d'Inghilterra lancia l'allarme sulla crescita: l'economia britannica va verso una recessione lunga oltre un anno causata del caro-prezzi causato principalmente dall'energia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)