La Bank of England alza i tassi e vede una lunga recessione

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Alto Adige ECONOMIA

Pur promettendo nuovi rialzi decisi se servirà per frenare i prezzi, la Banca d'Inghilterra lancia l'allarme sulla crescita: l'economia britannica va verso una recessione lunga oltre un anno causata del caro-prezzi causato principalmente dall'energia.

- ROMA, 04 AGO - La Bank of England decide il sesto rialzo dei tassi d'interesse consecutivo, con una stretta da mezzo punto (record da 27 anni) di fronte a un'inflazione stimata per fine 2022 al 13%. (Alto Adige)

Ne parlano anche altre testate

Sebbene la Banca d’Inghilterra abbia approvato cinque aumenti consecutivi dei tassi da dicembre, nessuno è stato superiore a un quarto di punto. L’ultima volta che il Regno Unito ha approvato un simile aumento dei tassi è stato nel dicembre 1994. (Il Fatto Quotidiano)

La fase di crescita negativa inizierebbe nel quarto trimestre 2022 e si estenderebbe sull'intero 2023 con un -2,1% complessivo: sarebbe la recessione più lunga dalla grande crisi finanziaria (Tiscali Notizie)

La crisi sarà peggio di quella del 2008-09, ammoniscono gli esperti della BoE, e sarà la peggiore vista dai tempi della Seconda Guerra Mondiale Adesso è arrivata la conferma dalla Bank of England (BoE), la maggiore autorità economica del Regno Unito, con un comunicato durissimo. (Londra, Italia)

Tiene anche l'Asia, con i listini cinesi poco mossi e Tokyo che chiude a +0,69% Le tensioni al largo di Taiwan, con le esercitazioni militari cinesi in seguito alla visita della speaker della Camera Nancy Pelosi, non impensieriscono troppo i mercati. (la Repubblica)

La vecchia signora (the old lady), come viene chiamata l’istituzione monetaria inglese, ha deciso questa settimana di rialzare nuovamente il suo tasso di riferimento, di 0,50%, per la sesta volta consecutiva e portandolo così all’1,75%. (Milano Finanza)

- ROMA, 04 AGO - La Bank of England decide il sesto rialzo dei tassi d'interesse consecutivo, con una stretta da mezzo punto (record da 27 anni) di fronte a un'inflazione stimata per fine 2022 al 13%. (La Gazzetta del Mezzogiorno)