La cometa Neowise splende nel cielo di Spezia

Nello specifico la cometa riporta la sigla C/2020 F3 Neowise e riuscendo a superare indenne il 3 luglio il punto di massima vicinanza al sole, si mostra al mattino dalle 4 in poi verso nord-est”.

La Spezia, 9 luglio 2020 – Non esce fumo dalla ciminiera dell'Enel.

“Finalmente dopo una lunga attesa di oltre vent'anni – spiegano dall'Associazione astrofili spezzini - un astro chiomato torna a farci visita e si mostra a occhio nudo alle nostre latitudini. (LA NAZIONE)

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“Si vede ad occhio nudo, anche se certamente un binocolo aiuta - spiega Lorenzo Sestini, presidente del Gruppo astrofili di Arezzo -. Sorge alle 3 ed è visibile con la sua luminosità fino all'alba. (Corriere di Arezzo)

Sarà circumpolare dall'Italia, e quindi visibile tutta la notte, nel periodo tra il 15 luglio ed il 23 luglio La distanza minima dalla Terra si verificherà il 23 luglio a 94 milioni di chilometri da noi. (LA NAZIONE)

Notte magiche sui tetti felsinei, grazie alla cometa C/2020 F3, detta Neowise. Unico neo, la prossimità con la linea dell'alba, ragione per la quale il periodo di visibilità è ridotto a poche decine di minuti. (BolognaToday)

Finalmente una cometa visibile ad occhio nudo dopo molti anni dalla splendida ed indimenticabile Hale Bopp del 1997”. La luminosità della cometa “è paragonabile a quella di una stella di prima grandezza e, se il cielo è limpido e l’orizzonte è completamente libero, è possibile osservarla con un binocolo ed anche ad occhio nudo. (BergamoNews.it)

L’operazione è stata piuttosto complicata perché per ammirare il corpo celeste occorre una levataccia. Ad occhio nudo è possibile scorgerla, ma bisogna avere tanta pazienza e attenzione. (Noi Notizie)

Considerando che l’altezza della cometa sull'orizzonte non sarà mai elevata, gli esperti dell’Inaf consigliano di armarsi di un piccolo binocolo e osservare da luoghi senza luci artificiali. E anche dallo Stretto di Messina è possibile assistere a questo spettacolo astronomico come testimonia il bellissimo scatto del nostro lettore Giovanni Calapai. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)