Incidente in Bulgaria, il dramma dei due gemellini Luan e Alban: bruciati vivi con i genitori

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Uno dei sopravvissuti, citato dal quotidiano macedone Slobodan Pecat, ha raccontato di aver perso «tutta la famiglia», ovvero 10 persone, nel disastro.

Fra le vittime anche 12 bambini, fra i quali i due gemelli.

C'è anche questa famiglia albanese fra le vittime dell'incidente stradale più grave nella storia della Bulgaria che osserverà un giorno di lutto nazionale, mentre la Macedonia del Nord, paese di provenienza della maggior parte delle vittime ne farà tre. (Leggo.it)

Su altre testate

Le autorità bulgare dicono che l'autobus ha sbandato finendo fuori dall'autostrada e sfondando per una cinquantina di metri il guardrail. L'ultimo bollettino parlava di 7 sopravvissuti, alcuni dei quali miracolosamente illesi: ma molti non sanno neppure se i loro cari siano vivi o morti. (euronews Italiano)

EPA EPA EPA EPA EPA EPA EPA EPA EPA EPA EPA Precedente Successivo 1 di 11. Bulgaria, tragedia stradale: 45 morti in bus incendiato . L'incidente è avvenuto sull'autostrada a 40 km a sud di Sofia. (Tuttosport)

L’autista dell’autobus di nome Memedi Kadri, 54 anni, viene descritto dai parenti come esperto di guida, con tanti viaggi con la stessa agenzia in tutta Europa, dalla Germania all’Italia e in Svizzera. (Il Resto del Carlino)

Due fratelli gemelli di 4 anni, Luan e Alban Ahmeti, sono stati identificati come le vittime più giovani del terribile incendio che ha travolto un autobus pieno di passeggeri su un’autostrada in Bulgaria (Caffeina Magazine)

La dinamica e le indagini. Si cercherà di fare luce se il viaggio sia stato condotto rispettando le misure di sicurezza, anche sulla base delle testimonianze dei sopravvissuti (Vatican News)

Sembra che i sette sopravvissuti alla strage dormissero nella parte posteriore del bus e al momento dell'incidente sono riusciti a rompere il finestrino saltando fuori e mettendosi in salvo. A metà giornata tuttavia, non essendosi presentato nessun responsabile di 'Besa Trans', tutti sono andati via. (La Nuova Sardegna)