Le Opinioni | L'intelligenza artificiale corre, ma senza regole

Le Opinioni | L'intelligenza artificiale corre, ma senza regole

Sam Altman conferma la supremazia di OpenAI presentando la sua nuova intelligenza artificiale «multimodale» 24 ore prima dell’annuncio delle innovazioni di Google, di nuovo relegata nel ruolo dell’inseguitore. Passano poche ore ed eccolo costretto a correggere, precisare, scusarsi con Scarlett Johansson: fa parlare il suo assistente digitale con una voce identica alla sua. Il condottiero che ci guida verso un mondo affascinante e misterioso colto con le mani nella marmellata? Il caso ha aspetti controversi (sarebbe stata usata un’attrice sconosciuta con una voce simile) ma dietro c’è ben altro: la ribellione e la denuncia della star di Hollywood che aveva respinto per due volte le richieste di OpenAI di usare la sua voce, attira l’attenzione generale su qualcosa che gli addetti ai lavori hanno cominciato a metabolizzare già da tempo: Altman, che nove anni fa ha iniziato l’avventura dell’intelligenza artificiale da imprenditore filantropo allergico alle logiche del profitto di Google, promettendo di essere trasparente, collaborativo, creatore di tecnologie open source sicure e a disposizione di tutti, non solo ha rinunciato al suo idealismo (a volte basato su propositi velleitari) ma somiglia sempre più al Mark Zuckerberg della logica bulldozer «avanza veloce e rompi quello che c’è da rompere». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo scontro tra AI e creativi e detentori di copyright diventa più forte (Agenda Digitale)

Avete mai visto “Her”? La pellicola del 2013 – scritta e diretta da Spike Jonze – racconta la storia di Theodore (Joaquin Phoenix), un uomo timido e introverso, che, dopo un difficile divorzio dall’amore della sua vita, si chiude in se stesso e si affida alla tecnologia in modo esclusivo per intessere gli unici contatti con il mondo esterno. (Libertà)

La causa è stata una lettera pubblicata sul New York Times in cui la diva di Hollywood accusa la società creatrice di ChatGpt di averle rubato la voce per utilizzarla nel suo assistente vocale introdotto con il nuovo modello GPT-4o (ve ne abbiamo parlato qui). (Corriere della Sera)

Perché Scarlett Johansson ha fatto causa a ChatGPT?

A sostenere questa tesi, dopo aver avuto accesso a vari documenti e ad alcuni file audio, è il Washington Post che precisa come la voce di Sky, l'assistente virtuale dell'ultima versione di ChatGPT, sia di un'altra attrice. (Luce)

Nella settimana in cui si è tenuto a Seoul il secondo Summit sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale (IA), dopo la premiére inglese a Bletchley Park dello scorso novembre, l’attenzione del mondo verso l’IA si è concentrata in realtà sulla sponda californiana del Pacifico sulla disfida a colpi di avvocato tra la star di Hollywood Scarlett Johansson e il Ceo di OpenAI Sam Altman. (L'HuffPost)

Nell'era dell'intelligenza artificiale, nessuno è immune dall'essere coinvolto in un uso scorretto di questa tecnologia. Recentemente, sembra che persino Scarlett Johansson sia caduta vittima di questo problema. (Grazia)