Serie A, è allarme no-vax: il 10% non è ancora vaccinato

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La Lega Serie A ha lasciato piena autonomia ai club in merito al percorso vaccinale ma l'auspicio è che entro inizio campionato quasi tutti siano vaccinati

La Figc ha messo a punto anche un servizio, attraverso autorità commissariali, per agevolare il percorso vaccinale a cui hanno aderito Milan, Fiorentina, Empoli e Bologna.

Nella prossima stagione il calcio e la Serie A vogliono ripartire in sicurezza senza intoppi e senza doversi fermare. (il Giornale)

Su altri giornali

Un cambiamento radicale, che influirebbe sull’andamento del campionato, ma anche sulla preparazione al torneo. La prima è il taglio alle squadre iscritte nella massima serie, dalla stagione 2023/2024: si passerebbe, quindi,. (ilBianconero)

Puntano sul buon senso e sulla formazione, ma è chiaro che anche solo un no-vax in squadra, può pesare dal punto di vista economico. Come il professor Gianni Nanni, responsabile sanitario del Bologna, club che ha ancora 3 giocatori indecisi sul vaccino, scrive la rosea. (IlNapolista)

Le big spingono per un cambiamento e la riduzione del torneo a 18 squadre. Le piccole dal canto loro chiedono garanzie, fra le quali quella del paracadute, visto che tornare nella massima serie sarà molto più complicato. (La Lazio Siamo Noi)

La situazione no vax è vista malissimo dal presidente della Federazione medici sportivi (Fmsi) Maurizio Casasco: “Bisogna vaccinare tutti e farlo in fretta, così si avranno meno contagi e quindi meno varianti. (Forza Parma)

Le Lega e i danni al sistema — La linea del buon senso è quella auspicata anche dalla Lega Serie A. Di certo qui, ancor più che in Federcalcio, è chiaro quanto il comportamento di un solo no vax possa pesare a livello economico su una squadra. (La Gazzetta dello Sport)

Ora è allarme no-vax. L’ombra dei no vax del pallone si fa sempre più ingombrante e non è affatto semplice trovare una soluzione. (TUTTO mercato WEB)