Terremoto nelle Marche, magnitudo 3.2 tra Ancona e Pesaro. Avvertito anche a Rimini

Corriere di Viterbo INTERNO

Non si segnalano danni.

In precedenza (ore 15.52) una lieve scossa (magnitudo 1.1) era stata registrata anche con epicentro nelle vicinanze di Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata.

Un terremoto di magnitudo 3.2 è stato avvertito alle ore 19.36 dell'undici febbraio 2020 nelle Marche.

La scossa è stata avvertita in particolare a Senigallia, Ancona, Fano, Pesaro e Rimini.

L'epicentro - riferisce l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - è stato localizzato in mare, davanti alla costa adriatica, tra Ancona e Pesaro, a 35 chilometri di profondità. (Corriere di Viterbo)

La notizia riportata su altre testate

erremoto oggi in Adriatico al largo della costa marchigiana. Non sono per ora segnalati danni a persone o cose. (Corriere Adriatico)

Secondo la scala Richter, un evento sismico di magnitudo 3.2 è classificato come terremoto "molto leggero"e descritto nel modo seguente: spesso avvertito, ma generalmente non causa danni. Ecco i DETTAGLI. (iLMeteo.it)

Non si ferma lo sciame sismico che sta interessando la Calabria dal 17 gennaio scorso, quando una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata registrata con epicentro ad Albi. (wesud)

scossa di magnitudo 3.2 a Senigallia, tutti i dettagli. 11 febbraio 2020. ore 20:00. Redazione 3BMeteo. 19 secondi Per tutti tempo di lettura19 secondi. Scossa di terremoto. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2, si è verificata alle ore 19:36 con epicentro a Senigallia, in provincia di Ancona (3bmeteo)

La prima, alle 21:06 di magnitudo 2.0 e l'ultima della notte si è verificata alle 00:23 di magnitudo 2.3, la più forte quella delle 23:01. Continua quindi lo sciame sismico che sta interessando la Calabria dal 17 gennaio scorso quando una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata registrata con epicentro ad Albi. (Il Lametino)

La stessa Protezione civile regionale, informa che in stretto contatto con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulanologia ed i Sindaci del territorio, sta seguendo l’evoluzione del fenomeno». In effetti da quasi due settimane "si balla" nel centro collinare di Cirò e nella vicina cittadina marina. (Gazzetta del Sud)