Ucraina, Salvini: “Stop all’invio delle armi, non serve il voto”

La Stampa INTERNO

«Conto che non ci sia bisogno del voto sulle armi perché conto che non ci sia un nuovo invio di armi».

«All'inizio del terzo mese penso che, come generali e Santo Padre, l'invio di armi sia cessato».

«Abbiamo dato mandato al governo di mandare armi se lo ritenesse necessario, penso che sia arrivata la fine dell'invio di armi», conclude

E ha aggiunto: «Dico che dai dati che ho a disposizione penso che sia arrivata la fine dell'invio di armi dall'Italia in Ucraina». (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Non mi sembra il massimo dell’iniziativa diplomatica”, dice il leader della Lega, mentre Di Maio ascolta dal palco del governo. “Grazie a Draghi per le parole di pace, sia a Washington che oggi in Aula”, ha detto quindi il leader leghista (CremonaOggi)

"Voglio fare tre proposte concrete - dice a mo' di premessa - non limitarmi a dire che vogliamo la pace". Draghi ("la persona più autorevole per farlo") chieda lo sblocco delle migliaia di tonnellate di grano ferme in Ucraina e in Russia, su terra e nei porti, per evitare la drammatica carestia in Africa. (La Sicilia)

Salvini non fa passare senza replica le parole di Ignazio La Russa, pronunciate poco prima delle sue Draghi ("la persona più autorevole per farlo") chieda lo sblocco delle migliaia di tonnellate di grano ferme in Ucraina e in Russia, su terra e nei porti, per evitare la drammatica carestia in Africa. (Adnkronos)

(askanews) – “Non è nell’interesse dell’Italia assumere posizioni del tutto contrarie alla nostra lunga e apprezzata tradizione diplomatica dal dopoguerra a oggi”. La prima ipotesi porta morti, crollo dell’economia, diffusione di carestie e aumento dei flussi migratori. (Agenzia askanews)

Anche il maggior esponente del M5S, Giuseppe Conte, si trova – stranamente – d’accordo con Salvini, e ha chiesto al premier Draghi di sospendere l’invio di armi in Ucraina Matteo Salvini spinge per lo stopo all’invio di armi. (Yahoo Eurosport IT)

Allora chieda lei lo sblocco delle navi e dei porti e il ritorno a esportazioni di grano e sono convinto che arriverà una risposta positiva, si faccia promotore di questo piccolo grande gesto”. E infine ha suggerito una mediazione per “un cessate il fuoco non vano, di 48 ore insieme a Francia, Germania e Santa sede pronti a fare da garanti per negoziati (Il Fatto Quotidiano)