Didattica a distanza: pro e contro nel post-Covid

Punto Informatico INTERNO

L’evoluzione, ancora una volta, non può essere soltanto tecnologica: deve essere anzi, in primis, culturale.

A questi interrogativi occorre rispondere partendo da ciò che è stato possibile imparare dall’emergenza: il remote learning è una possibilità, ma all’integrazione di nuovi strumenti deve giocoforza corrispondere anche l’introduzione di nuovi metodi e nuove abitudini.

Stessa soddisfazione è stata misurata tra i ragazzi, il che delinea margini di miglioramento per una didattica a distanza che potrebbe trovare nuovi spazi nei mesi a venire. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altre testate

Tutto sommato il 60,8% dei genitori con figli alla scuola primaria o secondaria di primo o secondo grado valutano positivamente la didattica a distanza nella scuola dei propri figli. Il 14,5% dei genitori non è invece d’accordo col ritorno dei figli nelle scuole, perché non ritiene possibile garantire condizioni di sicurezza idonee legate a un possibile contagio da Coronavirus. (Orizzonte Scuola)

La presa di posizione degli insegnanti. La soluzione ottimale per gli insegnanti? (NonSoloContro)

Le Linee saranno rese pubbliche dopo il passaggio al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e contestualmente al loro invio alle scuole. Il documento contiene indicazioni operative per le scuole affinché possano dotarsi, capitalizzando anche l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. (newsbiella.it)

Invece, il 34,4 per cento dice sì al ritorno in classe in ogni caso perché considera la didattica in presenza non sostituibile con la DaD. Solo il 50,5% ha valutato abbastanza positivamente la DaD e il 10,3% molto positivamente. (La Tecnica della Scuola)

dal punto di vista della qualità didattica Licet promuove attività seminariali di aggiornamento per tutti i direttori didattici delle scuole associate. (La Tecnica della Scuola)

Ammontano a 350.000 euro i fondi che il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha assegnato alla provincia di Varese per mettere mano agli ambienti scolastici. In Lombardia arriveranno in tutto 4.375.000 euro di una cifra globale di 30 milioni di euro. (Varesenews)