Corruzione per gli appalti: 20 arresti fra dipendenti pubblici e imprenditori

RomaToday INTERNO

Corruzione, turbativa d’asta e falso nell’aggiudicazione di appalti pubblici.

Nella mattinata odierna, le Fiamme Gialle, al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria, hanno eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP di Roma, nei confronti dei 20 soggetti (pubblici dipendenti e privati imprenditori) resisi responsabili, a vario titolo, dei reati sopracitati. (RomaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Eh sì perché gli otto funzionari coinvolti, assieme ai 12 imprenditori della città eterna, si erano spinti a compiere illeciti addirittura all’interno della Corte di Appello che nel Tribunale di Roma. Non ci sarebbe nulla di strano rispetto a tante storie simili, eppure dietro alle 20 misure cautelari eseguite ieri c’è una storia che ha dell’incredibile. (LA NOTIZIA)

In cambio, i funzionari pubblici ricevevano non solo denaro, ma anche lavori nelle proprie abitazioni, acquisto di appartamenti a condizioni vantaggiose, assunzione di familiari e mazzette sotto forma di pregiati tartufi e prodotti hi tech. (RomaToday)

Blitz della guardia di finanza a Roma: oltre cento militari hanno eseguito ordinanze di misura cautelare nei confronti di 20 fra dipendenti pubblici e imprenditori (quattro in carcere, 10 ai domiciliari e sei all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). (Sky Tg24 )

Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso nell'aggiudicazione di appalti pubblici. Corruzione negli appalti pubblici, 20 arresti a Roma. EMBED. . . Maxi operazione anti corruzione della Guardia di Finanza. (Il Messaggero)

A farlo, in particolare, è stato proprio l’imprenditore De Angelis che, per la vicenda dell’interporto fallito, era stato arrestato. Non ci sarebbe nulla di strano rispetto a tante storie simili, eppure dietro alle 20 misure cautelari eseguite ieri c’è una storia che ha dell’incredibile. (LA NOTIZIA)

L’indagine ha fatto emergere una attività illecita nell’assegnazione di lavori svolti presso gli uffici della Corte di appello e altre opere realizzate nel palazzo di giustizia della Capitale. Quattro le persone finite in carcere, dieci ai domiciliari, sei all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. (L'HuffPost)