Tonga: arrivati i primi aerei di soccorso con aiuti umanitari

Corriere TV INTERNO

La pista del principale aeroporto dell'arcipelago è stata liberata dalla cenere e così i primi velivoli provenienti dall'estero sono potuti atterrare.

La Nuova Zelanda e l'Australia hanno inviato aerei militari con contenitori d'acqua, kit per rifugi temporanei, generatori, forniture per l'igiene personale e attrezzature per le comunicazioni.

Le consegne sono state effettuate senza che il personale militare entrasse in contatto con le persone all'aeroporto di Tonga, per evitare l'insorgere di focolai di Covid-19- Sulle isole del Regno infatti è stato infatti segnalato un solo caso di coronavirus dall'inizio della pandemia. (Corriere TV)

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Mentre arrivano i primi aiuti, alcuni uomini sono al lavoro per rimuovere macerie e detriti dalle strade Un'isola devastata. (Repubblica TV)

Lo scenario è apocalittico come si vede dalle prime immagini: la cenere del vulcano ha ricoperto le spiagge, le abitazioni e le infrastrutture. Tonga dopo l'eruzione è isolata: mancano risorse idriche. (METEO.IT)

Due mezzi da trasporto militare sono atterrati all'aeroporto di Tonga, la cui pista principale è stata sgombrata ieri dalle ceneri che l'hanno ricoperta Cinque giorni dopo, arrivano i primi aiuti. (Today.it)

Ansa. Canberra e Wellington hanno organizzato anche navi con attrezzature di soccorso, acqua potabile e un'unità di dissalazione in grado di fornire 70.000 litri al giorno. La Cina ha annunciato l'invio di beni di prima necessità. (Sky Tg24 )

Una volta a terra, per gli "stanieri" è valsa la regola dei "contatti zero" con gli autoctoni. In queste Tonga si mostra, dopo un oscuramento durato diversi giorni, devastata e grigia per la polvere vulcanica. (Ticinonline)

James Garvin, scienziato a capo del Goddard Space Flight Center della Nasa, ha affermato che la forza dell'eruzione è stata stimata equivalente a 5-10 megatoni di Tnt (trinitrotoluene noto anche come tritolo, ndr), una forza superiore di 500 volte a quella della bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima, in Giappone, alla fine della seconda guerra mondiale (La Repubblica)