Tumore del colon retto, la terapia giusta grazie alla biopsia liquida

ilmattino.it SALUTE

La ricerca, pubblicata su 'Nature Medicine', è stata finanziata dalla Fondazione piemontese per l'oncologia Irccs Candiolo nell'ambito dei fondi di ricerca Airc 5x1000.

«Sebbene la terapia risulti efficace, la maggior parte dei pazienti sottoposti a questo trattamento, può sviluppare nel tempo resistenza al farmaco e la malattia progredisce.

In questo contesto si inserisce lo studio 'Chronos' che, per la prima volta, sfrutta le potenzialità della biopsia liquida per monitorare in tempo reale l'andamento del tumore e guidare la terapia, consentendo di escluderla nei pazienti con geni mutati nei quali il trattamento non avrebbe funzionato

Long Covid, spuntano le varianti: tre tipologie diverse e tutte con i. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nei malati con tumori molto avanzati preservare la qualità della vita è altrettanto fondamentale che identificare un trattamento che ‘cronicizzi’ il tumore (Periodico Daily)

Spero di poter continuare a fare buona ricerca che possa un giorno tradursi in un aiuto concreto per i pazienti. Non è facile, perchè il lavoro della ricerca porta via tanto tempo, a volte forse troppo, alla vita personale (Caserta Web)

Tutti i dettagli. Scoperto il meccanismo che rende alcuni tumori resistenti alle terapie e che ne causa il ritorno anche dopo anni. In questo modo abbiamo calcolato che le cellule persistenti mutano fino a 50 volte più velocemente delle cellule tumorali. (Start Magazine)

“Lo studio Chronos apre la strada a studi che raccolgano questa sfida emergente nell’ambito della medicina personalizzata. Tra i pazienti senza mutazioni, arruolati nello studio, grazie alla biopsia liquida, il 30% ha mostrato una risposta obiettiva ed è stato ottenuto un controllo di malattia oncologica del 63%. (Sky Tg24 )

Tempo di lettura: < 1 minuto. Importante scoperta per la cura dei tumori arriva dall’Istituto di Candiolo e dalla Fondazione del Piemonte dell’Oncologia. Cos’ è la biopsia liquida. Attraverso il prelievo del sangue sui pazienti oncologici è possibile monitorare lo stato della malattia attraverso l’analisi del DNA Tumorale. (Mole24)

Nei pazienti ai quali può essere somministrata una terapia di rechallenge viene effettuata una biopsia liquida per decidere il trattamento: qualora non vi fosse traccia delle mutazioni di resistenza viene dato l’ok alla terapia. (IL GIORNO)