Farmaci: in Atlante Aifa 'gap rosa', bassa aderenza a cure specie fra donne | SassariNotizie 24 ore - 595488

Particolarmente significativo il caso delle dislipidemie, che si presentano con maggiore frequenza nelle donne e nei soggetti con basso titolo di studio.

Penso che anche questo possa essere parte della discussione, essendo uno dei differenziali sociali più che economici" che pesa sull'uso dei farmaci.

Inoltre, a differenza di quanto si verifica per il tasso di consumo, rimuovendo l'effetto della deprivazione i livelli di aderenza e persistenza non si modificano"

In altre parole, al Sud si è meno aderenti alle cure prescritte dai medici e si fatica di più nella continuità. (SassariNotizie.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Sulla base dei risultati osservati, il tasso di consumo di farmaci rispecchia la distribuzione geografica e per genere osservata dall'epidemiologia già nota delle malattie Un trend inverso, con consumi maggiori nelle aree del Nord e minori al Sud, si osserva invece per i farmaci antidepressivi; infine, per i farmaci antidemenza, il tasso di consumo è più alto nelle province del Centro Italia". (Giornale di Sicilia)

Fenomeni sociali, come le disparità culturali e socio- economiche, costituiscono fattori ambientali in grado di condizionare lo sviluppo delle malattie cardiovascolari in genere. (Gazzetta del Sud)

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In Italia, nonostante il crescente miglioramento delle condizioni di salute che si e' osservato negli ultimi anni, rimangono importanti disuguaglianze di salute. Dall'Aifa ricordano che la posizione socioeconomica non preclude l'accesso alle cure, ma e', al contrario, fortemente correlata con l'uso dei farmaci. (Lo Speciale)

set152021. Farmaci, consumi elevati in zone disagiate con scarsa aderenza terapeutica. Un trend inverso, con consumi maggiori nelle aree del Nord e minori al Sud, viene invece osservato per i farmaci antidepressivi. (Farmacista33)

Correlazioni di questo tipo invece non emergono analizzando l’aderenza e la persistenza al trattamento” (Adnkronos Salute) – In Italia “è stato chiaramente evidenziato che l’uso dei farmaci è più alto nelle aree più disagiate, quasi a mostrare un indicatore di patologia o di richiesta sanitaria” associato a queste condizioni di disagio, “in particolare nel Sud Italia”. (Il Sannio Quotidiano)