Nuove accuse per Luca Palamara: “Corruzione in atti giudiziari”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dopo la formulazione delle nuove contestazioni la difesa di Palamara ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata rinviata al 19 marzo.

In questo filone s’inserisce l’accusa di rivelazione di notizie riservate proveniente dalla procura di Messina.

Non ci stupisce nemmeno il periodo in cui questi elementi sono stati valorizzati”, dice l’avvocato Benedetto Marzocchi Buratti, legale di Palamara

“Dopo tre anni sono stati riesumati elementi di indagine già in parte valutati inattendibili dalla stessa procura. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

La procura umbra contesta ora i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e corruzione in atti giudiziari. Palamara avrebbe quindi ricevuto da Centofanti viaggi, soggiorni e lavori eseguiti da varie ditte presso l’abitazione di Adele Attisani, amica di Palamara. (L'HuffPost)

22 febbraio 2021 a. a. a. Luca Palamara ha raccontato ad Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, le malefatte della magistratura e ne è uscito un volume che va a ruba in libreria. Se c'è una indagine urgente e risolutiva è proprio quella che non viene compiuta e che attiene alla casta togata (LiberoQuotidiano.it)

Luca Palamara ancora nel mirino. Palamara e i suoi legali hanno chiesto, dopo la formulazione dei nuovi capi di accusa, i termini a difesa e l’udienza è stata rinviata al 19 marzo. (Il Riformista)

La procura perugina è stata rappresentata dal capo dell'Ufficio Raffaele Cantone e dai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano. La contestazione arriva in seguito ad alcune dichiarazioni dello stesso Amara e dell’altro avvocato, coinvolto nelle stesse indagini, Giuseppe Calafiore (Stampalibera.it)

Che precisa, ‘Rivelazioni insussistenti’. C'è una rivelazione di notizie riservate al centro delle nuove accuse che la Procura di Perugia rivolge all’ex pm di Roma Luca Palamara. A informare l'ex magistrato ed ex presidente dell'Anm dell’indagine messinese sarebbe stato Vincenzo Barbaro, all’epoca procuratore facente funzioni a Messina, ora procuratore generale della Città dello Stretto. (Stampalibera.it)

Dopo la formulazione delle nuove contestazioni la difesa di Palamara ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata rinviata al 19 marzo. Da questi sarebbero poi passate - sempre in base alla ricostruzione accusatoria - all’avvocato siracusano Piero Amara, il legale al centro del cosiddetto Sistema Siracusa. (La Sicilia)