Maia Sandu è la prima presidente donna della Moldavia: ha sconfitto Dodon

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La prima presidente donna della Moldavia ha sconfitto al ballottaggio il suo avversario Igor Dodon con il ben 57% delle preferenze.

E la sua vittoria è un po’ anche una rivincita delle donne in generale così come era già successo, da noi, con l’elezione della prima donna ministro italiana.

Le elezioni presidenziali in Moldavia sono terminate e Maia Sandu è il nuovo presidente del paese.

Per questo, Maia Sandu si è promessa di rimettere in piedi il proprio paese e dargli tutto ciò di cui ha bisogno. (Bigodino.it)

Su altre fonti

La vittoria di Sandu significa dare la priorità ai legami della Moldavia con l'Ue e con i suoi vicini diretti, Romania e Ucraina", spiega Cristina Gherasimov. La Moldavia ha una nuova presidente: è filo-occidentale, europeista ha 48 anni e incarna la voglia di cambiamento e democrazia espressa dagli elettori. (Euronews Italiano)

Un nuovo video del canale YouTube Understanding Politics approfondisce più nel dettaglio le questioni principali legate a questo voto e al suo risultato:. L’affluenza al voto del 52,78% è stata di molto superiore a quella del primo turno (di cui abbiamo parlato qui). (East Journal)

La probabile vittoria di Sandu, che ha 48 anni, in questa ex repubblica sovietica rischia di creare nuovi grattacapi a Mosca, già alle prese con movimenti di protesta in altri Paesi sotto la sua sfera d’influenza, come la Bielorussia e il Kirghizistan, dopo aver dovuto rinunciare ai suoi legami con l’Ucraina dal 2014. (Gazzetta di Parma)

Lo riferisce la Commissione elettorale centrale di Chisinau, al termine dello spoglio del 100% delle schede. Nella giornata di ieri in Moldavia si sono tenute le votazioni per il secondo turno delle elezioni del capo dello stato. (Sputnik Italia)

"Abbiamo assistito a una sorprendente mobilitazione dei moldavi, nonostante la crisi, nonostante la mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche, nonostante la sporca campagna elettorale, la gente ha votato in grande numero sia qui che all'estero", ha detto con soddisfazione Sandu. (Corriere TV)

Molti suoi abitanti, però, hanno mantenuto la cittadinanza moldava e, vista l’influenza della Russia, potrebbero votare in sostegno di Dodon. Se eletta, Sandu proseguirebbe il percorso verso l’Unione europea intrapreso dalla Moldova negli ultimi anni: del 2014 è l’accordo di liberalizzazione dei visti mentre del 2016 è quello di associazione con Bruxelles. (Il Messaggero)