Etna, ricominciata l’attività stromboliana: ricaduta di cenere in corso, ecco dove – La mappa dell’Ingv

NewSicilia INTERNO

– L’Etna torna a “farsi sentire” con una ripresa dell’attività stromboliana.

Il bollettino dell’Ingv. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle ore 15,25 locali è ripresa l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est.

Ricaduta di cenere è in corso, come visibile dalla mappa in evidenza, nei seguenti territori: Zafferana Etnea, Santa Venerina, Giarre, Pozzillo e Stazzo

Le sorgenti del tremore vengono localizzate a sud-est del cratere di sud-est, a circa 3mila metri sopra il livello del mare. (NewSicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Occorre che la Regione Siciliana, anche tramite la Protezione Civile, dia supporto alle comunità e alle amministrazioni. Pubblicità. «Come sindaco sono pronto anche a gesti eclatanti - aggiunge - se serve andrò dal prefetto a consegnare la mia fascia tricolore. (La Sicilia)

Questa attività ha prodotto due flussi lavici uno in direzione Valle del Bove e un altro in direzione Sud-Ovest, quest'ultimo ha circondato Monte Frumento Supino. La ricaduta di cenere e lapilli ha interessato i comuni di: Milo, Sant'Alfio, Giarre, Fornazzo (TGR – Rai)

La cenere dell'Etna sula piazza di Milo, in Sicilia, dopo un'eruzione dello scorso 10 marzo (foto d'archivio) Keystone. Come Comune – sottolinea Cosentino – abbiamo impegnato e ancora non pagato alle ditte private circa 300mila euro, una cifra enorme per un comune di appena mille abitanti. (Bluewin)

Alcuni comuni erano ancora alle prese con la rimozione delle cenere delle precedenti eruzioni,. Dopo la nuova attività esplosiva dell’Etna, il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha convocato per oggi, a palazzo della Regione di Catania, un vertice di protezione civile con i sindaci interessati e il capo del dipartimento regionale Salvo Cocina. (La Sicilia)

Come Comune – sottolinea Cosentino – abbiamo impegnato e ancora non pagato alle ditte private circa 300mila euro, una cifra enorme per un comune di appena mille abitanti. Produzione agricola in ginocchio. (Bluewin)

«Un disastro, sono avvilito e disperato - ha dichiarato il sindaco di Milo, Alfio Cosentino -. Lo rileva l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania che registra un aumento dell’ampiezza del tremore, che raggiunge valori alti. (Corriere del Ticino)