Walter De Benedetto e la cannabis a uso terapeutico: «Assolto, ma andiamo avanti»

Corriere della Sera INTERNO

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«Il dolore non aspetta, ma io sono a posto con la mia coscienza», aveva scritto De Benedetto in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

alter è stato assolto, finalmente.

Perché Walter De Benedetto, 49 anni, colpito da una gravissima e dolorosa forma di artrite reumatoide quando di anni ne aveva 16, non era (e non è) uno spacciatore che coltivava l’erba per soldi, ma un malato che cercava di lenire un po’ le sue atroci sofferenze. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

na mozione approvata dall’Assemblea siciliana impegna il governo Musumeci «ai fini della tutela della salute e del diritto a condurre una vita dignitosa di tutti i cittadini italiani che quotidianamente convivono con la sofferenza e il dolore attualmente vissuti da Walter De Benedetto, a porre in essere tutte le iniziative utili dinanzi alle autorità istituzionali competenti, volte a una modifica legislativa necessaria a consentire la coltivazione in forma domestica e per uso personale della cannabis». (La Sicilia)

Una richiesta che ha tolto il giudice Lombardo anche dall’imbarazzo di dover contraddire la procura col suo verdetto. È stato finalmente affermato il principio del diritto di cura con la cannabis terapeutica". (LA NAZIONE)

De Benedetto non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti”. Il tribunale di Arezzo ha assolto Walter De Benedetto, un malato di artrite reumatoide imputato in un processo perché in casa coltivava cannabis che lui ha sempre sostenuto di usare a scopo terapeutico. (L'Occhio)

Il (lento) processo politico. Soddisfatta, nei limiti del possibile dato il processo, l’avvocato di Walter: “Siamo molto soddisfatti dell’assoluzione perché il fatto non sussiste. De Benedetto non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti”. (Periodico Italiano)

Tra questi anche I Matti delle Giuncaie, che gli hanno dedicato una canzone, e che l’hanno sorpreso con un mini-concerto privato, cantando insieme a lui il nuovo brano intitolato “Matto”. (Il Fatto Quotidiano)

Per il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone la sentenza segna «un giorno storico» «Walter De Benedetto aveva allestito una serra di marijuana per usare la sostanza a scopo terapeutico. (Giornale di Sicilia)