Vaccinazione eterologa sì o no? L’opinione dei cittadini milanesi

Corriere TV INTERNO

Poi mi sono convinta e sono andata, non a cuor leggero, ma sono stata rassicurata.

Mi hanno spiegato che funziona, da quello che dicono, meglio rispetto a fare due dosi dello stesso tipo».

Pensando alla cosiddetta vaccinazione eterologa, la maggior parte dei cittadini intervistati nel capoluogo lombardo sente di fidarsi dei pareri favorevoli della comunità scientifica

Pensavo di non farlo perché si è creato tutto questo allarmismo. (Corriere TV)

Su altre fonti

Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start. DRAGHI RIBALTA SPERANZA SULLA SECONDA DOSE DI ASTRAZENECA. «Ognuno è libero di fare la seconda dose con Astrazeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato». (Startmag Web magazine)

A convincere il premier a sconfessare Cts e ministero è stato il calo delle somministrazioni dopo il pasticcio Az: dal 14 giugno la frenata è evidente. (La Verità)

I quali sono costretti ora a misurarsi con un protagonista che perde un po’ il profilo di gestore tecnico del Paese e basta Il ministro ha fatto presto: decide solo lo Stato, niente AZ. (Il Messaggero Veneto)

Draghi si è comportato da leader, cambiando postura, attaccandosi troppo velocemente a lui, da leader di una coalizione eterogenea, e quindi obbligato ad utilizzare costantemente la fionda per sopperire alle diverse esigenze delle parti La seconda è che nel presidente del Consiglio è apparsa un’espressione cupa accompagnata da una frase brusca, forse mai come questa. (HamelinProg)

Lo ha chiarito ieri sera, durante una conferenza stampa convocata per fare un po’ di chiarezza sulla vaccinazione cosiddetta eterologa, il Premier Mario Draghi. L'Azienda USL della Valle d'Aosta invita i cittadini che intendono esprimere tale volontà ad inviare una email al Servizio Infovaccini almeno il giorno precedente alla seduta di vaccinazione. (AostaSera)

«Ora è stato chiarito tutto». Quel giorno Speranza aveva sancito l’obbligatorietà del mix di vaccini, una soluzione che l’Italia imparerà subito a conoscere come «eterologa»: chi fino a 60 anni aveva fatto la prima dose con AstraZeneca avrebbe dovuto fare la seconda inoculazione con Moderna o Pfizer. (La Stampa)