Istat: Pil in ribasso nel 2020 e nel 2021. Disoccupazione su

TG La7 ECONOMIA

Innnegabile per l'Istat che per il futuro le previsioni sono condizionate anche 'dalla disponibilità e dalla somministrazione dei vaccini.'

E l'incertezza del momento pesa anche sulle Pmi, il cui indice, a novembre, scende a 46 punti dai 49,5 di ottobre.

economia. Nel 2021 le conseguenze della pandemia sull'economia italiana saranno importanti.

Per l'Istat dopo il crollo di quest'anno (previsto -8,9%) il Pil recupererà il 4%. (TG La7)

Ne parlano anche altri giornali

Il tasso dei senza lavoro diminuirà al 9,4% nel 2020 per poi risalire l'anno prossimo. L’Istat rivede al ribasso le stime sul Pil italiano. E’ quanto spiega l’Istat nelle ‘Prospettive per l’economia italiana 2020-2021’. (LaPresse)

A fine ottobre 2020 l'istituto di statistica nazionale aveva comunicato un rimbalzo del PIL del +16,1% rispetto ai tre mesi precedenti, battendo le attese che erano per un +13%. Occhi puntati sulla Germania che diffonderà i dati preliminari sul Pil del primo trimestre il 15 maggio 2020 mentre tre giorni prima arriveranno quelli della Gran Bretagna. (The Italian Times)

Secondo l'istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà portandosi al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). L'andamento del mercato del lavoro risentirà del processo di ricomposizione tra disoccupati e inattivi, oltre che della progressiva normalizzazione dei provvedimenti a sostegno dell'occupazione. (Notizie - MSN Italia)

Pil 2020 Italia visto in calo dell'8,9% nel 2020 dall'Istat mentre l'Ocse prevede una flessione maggiore, pari al -9,1%. PIL 2020: Per l’Istat registrerà un -8,9%. Negli scenari economici 2020 - 2021 l'Istat ha indicato per il 2020 una frenata del PIL italiano 2020 dell'8,9% sul 2019 e un rimbalzo del 4% per il 2021. (The Italian Times)

Il tasso di occupazione è ancora inferiore di un punto percentuale, mentre quello di disoccupazione è stabilmente al di sopra dei livelli di febbraio. Il commento. Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilità di settembre, a ottobre l’occupazione scende lievemente a seguito del calo tra uomini, dipendenti a termine e indipendenti. (Il Giornale delle PMI)

Nell’anno in corso la caduta del Pil sarà determinata prevalentemente dalla domanda interna al netto delle scorte (-7,5 punti percentuali) ma anche l’apporto della domanda estera netta e della variazione delle scorte risulterebbero negativi (rispettivamente -1,2% e -0,2%). (quoted business)