Ayrton Senna, 27° anniversario della morte: carriera e record in Formula 1

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Il piantone dello sterzo della Williams di Ayrton Senna si rompe e il brasiliano si schianta contro un muretto della curva Tamburello, perdendo la vita.

Dall’amata Montecarlo alla sua Interlagos, ecco tre gare da ricordare nell’incredibile carriera di Senna, a 27 anni dalla scomparsa del fenomeno brasiliano.

Ayrton è molto più delle sue vittorie, è epica trasferita in pista, è fine intelligenza, è poesia al volante

Uno che nella sua vita sportiva è andato ben oltre le crude statistiche. (Sky Sport)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al termine delle qualifiche del Gran Premio del Portogallo di Formula 1, Sky Sport F1 - canale 207 della piattaforma satellitare - trasmetterà in esclusiva il docufilm realizzato da Motorsport. Appuntamento imperdibile alle 17:45, ma chi di voi fosse impaziente o non fosse abbonato a Sky, può trovare il nostro docufilm a questo link (Motorsport.com Italia)

Ayrton Senna sapeva di fare un mestiere pericoloso, e quando incontrò Carol Alt negli ultimi anni della sua vita voleva soltanto vivere quella storia d’amore (tenuta segreta) il più intensamente possibile, per non avere rimpianti. (Corriere della Sera)

Sono passati 27 anni dal quel tragico primo maggio, dallo schianto contro il muretto di recinzione alla curva del Tamburello. Il 67enne, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha raccontato le ultime ore di vita del tre volte campione del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Terrazze, piscine e yacht si riempiono di miliardari, ansiosi di accaparrarsi la posizione più esclusiva per vedere sfrecciare a tutta velocità – e a pochi metri di distanza – le monoposto del Circus È il 3 giugno 1984, una data che vale una promessa d’estate. (Sport Mediaset)

Ma non bastò, perché il pilota diventato emblema della Formula 1 con le sue imprese titaniche contro Prost, se ne andò nell’arco di pochi secondi fatali. Proprio quel fiume che non permise mai di abbattere il muro che si trovava all’esterno di una delle curve più belle e veloci del Mondiale. (FormulaPassion.it)

Da notare che Sbaffi, in seguito, andò a Firenze, dove fu un pastore particolarmente apprezzato «Un suo amico che vide il Gran Premio dalla tv in Brasile e riuscì a contattare il pastore metodista di Bologna Paolo Sbaffi: "Senna è evangelico, vada in ospedale". (LA NAZIONE)